Le tariffe imposte da Donald Trump sui Paesi stranieri continuano a essere al centro delle discussioni. La Corte Suprema, il più alto organo giudiziario statunitense, ha concesso, martedì, di fissare un’udienza straordinariamente rapida per ascoltare la posizione sui dazi doganali dell’amministrazione Trump.
In modalità accelerata rispetto agli standard abituali della Corte Suprema, i giudici ascolteranno le argomentazioni a novembre. Le piccole imprese e gli Stati hanno contestato i dazi in tribunale e sono d’accordo con il calendario accelerato. Essi sostengono, infatti, che Trump abbia utilizzato illegalmente i poteri d’emergenza per imporre tasse sulle importazioni da quasi tutti i Paesi del mondo, mettendo a rischio le loro attività.
Secondo due tribunali di grado inferiore, la maggior parte delle tariffe doganali è stata imposta illegalmente, nonostante una Corte d’appello abbia deciso di mantenerle temporaneamente in vigore.
L’amministrazione Trump sostiene che la legge federale conferisce al presidente il potere di regolare le importazioni e che il Paese rischia di trovarsi “sull’orlo di una catastrofe economica”, se gli venisse impedito di esercitare unilateralmente tale autorità. L’amministrazione ha perciò chiesto alla Corte Suprema di intervenire rapidamente.
Il caso sarà discusso davanti a una Corte che in passato si è dimostrata riluttante nel frenare l’eccezionale esercizio del potere esecutivo da parte di Trump.

Dazi, un problema anche per gli importatori USA
Telegiornale 06.09.2025, 12:30