Un tratto di ferrovia fondamentale per il trasporto di passeggeri, armi e merci verso l’Ucraina è stato fatto saltare in aria ieri (domenica) nel centro della Polonia. Il governo di Varsavia ha denunciato oggi l’accaduto come un “atto di sabotaggio senza precedenti” che mette a rischio la sicurezza dello Stato e dei suoi cittadini.
La procura polacca sospetta che il sabotaggio sia stato compiuto “per conto di un servizio di intelligence straniero” e ha aperto un’indagine per “sabotaggio a carattere terroristico”.
Il primo ministro Donald Tusk, recatosi sul luogo dell’incidente a Mika, 100 km a sud-est di Varsavia, ha dichiarato che l’attacco “mirava probabilmente a far deragliare un treno”, cosa evitata grazie alla prontezza di un macchinista. Nessuno è rimasto ferito. La linea ferroviaria colpita è utilizzata quotidianamente da 115 treni diversi ed è “di cruciale importanza per far arrivare gli aiuti in Ucraina”, ha sottolineato Tusk.
Il segretario generale della NATO Mark Rutte ha affermato che l’Alleanza resta “in stretto contatto con le autorità polacche” sulla vicenda. L’Ucraina ha espresso solidarietà alla Polonia e offerto il proprio aiuto nelle indagini se necessario.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha evidenziato che le minacce alla sicurezza in Europa sono “reali e crescenti”, sollecitando un urgente rafforzamento delle capacità di protezione delle infrastrutture.
Le autorità polacche hanno segnalato altri due incidenti sulla stessa linea ferroviaria nelle ore successive, ora sottoposta a verifiche. Dal 2022 la Polonia denuncia tentativi di sabotaggio che attribuisce alla Russia, accuse regolarmente respinte da Mosca.

Ucraina: gas dalla Grecia e armi dalla Francia
Telegiornale 17.11.2025, 12:30







