GUERRA IN UCRAINA

Una soluzione diplomatica? “Berlino ci crede sempre meno”

L’analisi del collaboratore RSI Walter Rauhe, in seguito all’annuncio di Merz di revocare le restrizioni nel fornire armi a lungo raggio a Kiev

  • Ieri, 09:21
  • Ieri, 15:38
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RG 09.00 del 27.05.2025 - L’analisi di Walter Rauhe

RSI Info 27.05.2025, 09:02

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Di: Radiogiornale-Walter Rauhe/RSI Info 

“Decisioni pericolose, in contrasto con le aspirazioni per una soluzione politica”. Questa la reazione di Mosca alle parole dette lunedì dal cancelliere tedesco Friedrich Merz che, parlando di guerra in Ucraina, ha annunciato la revoca delle restrizioni a fornire armi a lungo raggio a Kiev. Si parla di armi inviate da Germania, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti.

E ora che cosa cambia concretamente per Berlino? Il Radiogiornale lo ha chiesto al collaboratore RSI Walter Rauhe. “Per Berlino cambia parecchio, dal momento che finora la posizione della Germania al riguardo era piuttosto cauta”, sostiene Rauhe. “Sia Friedrich Merz che il suo predecessore Olaf Scholz - prosegue - temevano infatti che l’invio di missili tedeschi a medio lungo raggio all’Ucraina potesse rappresentare agli occhi di Mosca un coinvolgimento diretto della Germania nella guerra. Il cancelliere tedesco non ha ancora confermato che il suo Governo invierà a Kiev effettivamente i missili da crociera del modello Taurus, ma non lo ha nemmeno escluso in seguito ai continui attacchi russi contro l’Ucraina”.

“Berlino crede sempre di meno in una possibile soluzione diplomatica con Mosca e insieme a Parigi e Londra, intende lanciare al tempo stesso un chiaro segnale all’indirizzo della Casa Bianca e di Donald Trump: con Vladimir Putin non ci possono essere compromessi”, conclude Walter Rauhe.

Merz da Turku: “La guerra sarà lunga”

E martedì Merz - parlando da Turku in Finlandia - ha aggiunto che la guerra in Ucraina sarà più lunga del previsto a causa della riluttanza della Russia a condurre dei negoziati: “Le guerre in genere finiscono per esaurimento economico o militare. Ma in questa guerra siamo lontani da questa situazione. Quindi potremmo doverci preparare ad una durata più lunga”.

Trump pensa a nuove sanzioni contro Mosca

Donald Trump sta valutando l’imposizione di sanzioni contro Mosca questa settimana, frustrato dai continui attacchi dell’esercito russo all’Ucraina e dalla lentezza dei colloqui di pace: lo scrive il “Wall Street Journal”, che cita fonti vicine al presidente statunitense.

Le misure probabilmente non colpiranno il settore bancario, ha affermato una fonte, ma sono in discussione altre opzioni per spingere il presidente russo Vladimir Putin a fare concessioni al tavolo dei negoziati: tra queste, un cessate il fuoco di 30 giorni sostenuto dall’Ucraina, che la Russia ha a lungo respinto.

Trump potrebbe anche decidere di non imporre nuove sanzioni, sottolinea il giornale.

                

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