Con un numero di specie che supera le mille unità a livello mondiale, i gechi hanno colonizzato molte regioni della Terra, con Africa e Asia che contano il maggior numero di specie. E l’adattabilità di questi animali li ha portati a condividere alcuni spazi con l’essere umano.
Per questo, nella regione attorno al Mediterraneo (ma non solo) non è raro osservare questi animali sui muri esterni o interni delle case. E da qualche tempo, il geco comune (Tarentola mauritanica) può essere osservato anche in Ticino.
A caccia di gechi
Alphaville 09.06.2025, 11:45
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I primi avvistamenti di questa specie in Ticino sono avvenuti nel 2019 e, con il susseguirsi delle segnalazioni, il giovane biologo ticinese Dario Jelmini ha deciso di realizzare una mappatura del geco comune nel Cantone per la sua tesi di Master.
Il progetto, il cui scopo è di meglio conoscere la distribuzione della specie, è realizzato presso l’Università di Zurigo ed è coordinato da Benedikt Schmidt, a capo del Dipartimento di biologia evolutiva e studi ambientali dell’ateneo zurighese nonché collaboratore scientifico del centro di coordinamento nazionale dedicato ai rettili (KARCH).

Le zampe dei gechi permettono loro di aderire a qualsiasi superficie e ispirano la produzione di colle di nuova generazione
La specie presente in Ticino è originaria dell’area attorno al Mediterraneo: si trova quindi in Italia, Francia, Spagna, così come in Nord Africa. Le osservazioni raccolte finora da Dario Jelmini nell’ambito di questo progetto hanno già permesso di stabilire che il geco comune si è installato in diverse zone del Ticino, da Claro a Chiasso, e che la popolazione più importante si trova ad Agarone.
Ancora non è certo da dove sia arrivata questa specie, ma lo scopo principale del lavoro è quello di capire quanto sia diffusa e, soprattutto, se Tarentola mauritanica rappresenti un pericolo per l’ecosistema oppure no.
In Ticino il geco comune è definito una specie aliena perché non era presente sul territorio e ora si sta insediando. Ma attualmente non è considerato invasivo, nel senso che finora non ha mostrato nessun tipo di comportamento in grado di compromettere la fauna locale o di arrecare importanti disturbi all’uomo.

Il colore del geco comune varia dal marrone al grigio e può cambiare in base all'ambiente in cui si trova
Questi gechi, che possono raggiungere i 15 centimetri di lunghezza e i 10-15 anni di vita, sono animali totalmente inoffensivi per noi esseri umani. A ben guardare, la loro presenza nelle nostre abitazioni potrebbe anche rivelarsi utile, dal momento che si cibano di insetti e altri piccoli artropodi, specie di solito poco gradite.
Il progetto di Master di Dario Jelmini è un ottimo esempio di citizen science, un progetto partecipativo che si basa anche sul contributo della popolazione. Ognuno può infatti segnalare gli avvistamenti di gechi in Ticino, con una fotografia, scrivendo direttamente a questo indirizzo: progetto.geco.ch@gmail.com.