Negli scorsi giorni la Società Protezione Animali Bellinzona (SPAB) ha rilasciato un allocco nei boschi nei dintorni di Comano. L’animale era rimasto bloccato all’interno di una canna fumaria di una casa di Porza, alla fine di ottobre. Dopo le necessarie cure e dopo averne verificato l’idoneità a ritornare nel suo ambiente naturale, Emanuele Besomi e Monica Romanini, hanno rilasciato con successo l’animale prima dell’imbrunire.

L’allocco liberato
RSI Info 07.11.2025, 18:00
L’allocco (Strix aluco) è uno dei rapaci notturni più diffusi in Svizzera e anche in Europa. Questa specie notturna non vive solo nei boschi, ma si può trovare regolarmente anche nei parchi delle grandi città. Durante il giorno generalmente sonnecchia su un vecchio albero approfittando del mimetismo garantito dal colore del suo piumaggio. Tuttavia, quando viene scoperto da altri uccelli, questi lo segnalano rumorosamente con grida e canti d’allarme.
I suoi occhi scuri e l’assenza di ciuffi auricolari, le tipiche piume che sembrano orecchie, permettono di distinguere facilmente l’allocco da altri rapaci, come i gufi. Tipico è inoltre il suo canto, con un richiamo che differisce però tra maschio e femmina.
In passato questa specie è stata associata erroneamente alla sfortuna e ai cattivi presagi e ancora oggi non gode sempre di buona fama soprattutto nei detti popolari. Dare dell’allocco a qualcuno è infatti un’espressione ancora comunemente usata per indicare che una persona è particolarmente ingenua. Ma l’allocco è tutt’altro che stupido. Come altri rapaci notturni è invece una specie molto abile, in grado di muoversi e cacciare nel buio con estrema precisione grazie al suo volo silenzioso e alla vista altamente sviluppata.
Sebbene l’allocco sia piuttosto comune, il lavoro della SPAB è stato estremamente prezioso perché ha permesso di riconsegnare alla natura un individuo di una specie predatrice importante, che con la sua presenza permette di mantenere l’equilibrio dell’ecosistema dove contribuisce a controllare le popolazioni di piccoli roditori.
L’allocco è infatti un predatore opportunista e adegua il suo regime alimentare in base alle prede disponibili nel suo habitat. Si nutre principalmente di piccoli mammiferi e integra la sua dieta anche con uccelli, anfibi e insetti. Grazie alla sua straordinaria vista notturna e al volo silenzioso, riesce a catturare le prede senza essere notato, dimostrando una capacità di caccia straordinaria.

Un volo preciso e silenzioso
L’individuo tornato in libertà negli scorsi giorni, dopo esser stato estratto dalla canna fumaria in cui si era incastrato, è stato tenuto in osservazione, nutrito e idratato presso il centro di recupero per animali selvatici della SPAB. Si è poi deciso di rilasciarlo a Comano in una zona aperta, priva di pericolosi ostacoli come i fili dell’alta tensione e con il bosco nelle vicinanze.
La SPAB soccorre dai 20 ai 30 rapaci all’anno. Alcuni di loro purtroppo periscono perché presentano delle lesioni troppo gravi, in particolare quando impattano contro i fili della ferrovia e dell’alta tensione. Ma una parte degli animali presi in consegna, come in questo caso, può essere rimessa in libertà con successo.
Un rilascio a lieto fine quello dell’allocco che, anche a detta di chi lo ha soccorso e rilasciato, rappresenta un momento gratificante che compensa il grande lavoro che la Società Protezione Animali Bellinzona svolge a favore degli animali selvatici dal lontano 1954 .

Emanuele Besomi (presidente SPAB) e Monica Romanini pronti a rilasciare l'allocco in libertà







