Ambiente

Alcune specie di pipistrello volano sempre più a nord

È il caso del pipistrello di Savi: diffuso principalmente in Ticino e Vallese, ora appare di frequente nel resto della Svizzera. Confermata la presenza a Lucerna e Basilea 

  • Un'ora fa
Il pipistrello di Savi (Hypsugo savii) è generalmente considerato sedentario, ma può effettuare spostamenti stagionali fino a 250 km

Il pipistrello di Savi (Hypsugo savii) è generalmente considerato sedentario, ma può effettuare spostamenti stagionali fino a 250 km

  • IMAGO / blickwinkel
Di: red. giardino di Albert/Matteo Martelli 

Il pipistrello di Savi, una specie tipicamente mediterranea, è stato avvistato per la prima volta a Lucerna. La scoperta è avvenuta nell’ambito di “City Wild Animals”, un vasto progetto partecipativo che ha coinvolto 140 volontari, i quali hanno registrato 25’000 richiami di pipistrelli in 120 postazioni tra maggio e agosto 2025.

La mappa mostra i siti di indagine e gli avvistamenti di pipistrelli registrati durante il progetto

La sua presenza Oltralpe non è una novità

“Fino a pochi anni fa, la distribuzione del pipistrello di Savi in Svizzera era limitata principalmente al Ticino, al Vallese e alle vallate del Grigioni italiano”, commenta Marzia Mattei-Roesli, biologa e responsabile del Centro Protezione Chirotteri Ticino. “Ora, da un paio d’anni, ha varcato le Alpi e lo si osserva soprattutto all’interno delle grandi città come Zurigo, Coira, e ora Lucerna. Sono state identificate anche colonie di riproduzione.” Negli scorsi giorni, una segnalazione è arrivata anche dalle autorità della città di Basilea, che hanno rinvenuto un esemplare ferito in Centralbahnplatz. 

L’influenza del clima

Questa espansione non è un caso isolato. Il pipistrello di Savi sta seguendo le orme di un’altra specie mediterranea, il pipistrello albolimbato, che ha mostrato un modello simile di diffusione circa 30 anni fa.

“Leggiamo questa espansione come un effetto del riscaldamento climatico”, afferma la biologa. “Entrambe le specie, essendo mediterranee, hanno potuto diffondersi e varcare le Alpi grazie all’aumento delle temperature. Ciò è testimoniato dal fatto che la colonizzazione al nord delle Alpi inizia sempre nelle città, dove la temperatura media è di alcuni gradi superiore rispetto alle campagne circostanti.”

Il pipistrello di Savi è caratterizzato da un pelo della schiena scuro con punte più chiare, la pancia chiara, mentre sul muso porta una maschera scura

Il pipistrello di Savi è caratterizzato da un pelo della schiena scuro con punte più chiare, la pancia chiara, mentre sul muso porta una maschera scura

  • Wikimedia Commons

La colonizzazione è avvenuta in modo naturale. Nonostante le loro dimensioni ridotte, i pipistrelli sono in grado di percorrere lunghe distanze grazie alla loro capacità di volo. “Per esempio, sappiamo che in Ticino il pipistrello di Savi è molto comune sul versante meridionale del Lucomagno. Varcare il passo non è un problema per questa specie”, spiega l’esperta.

La presenza a sud delle Alpi

In Ticino si trovano attualmente 24 specie di pipistrelli, e il pipistrello di Savi è una di quelle più comuni e diffuse. “È presente sia nelle città, come nel centro di Lugano, sia nelle zone più periferiche e nelle vallate settentrionali”, prosegue. “Ama rifugiarsi in fessure rocciose, quindi le vallate alpine sono un habitat molto idoneo.”

Nella mappa la distribuzione del pipistrello di Savi in Europa, Nord Africa, Balcani e Asia

Negli ultimi vent’anni, la specie ha mostrato un notevole aumento anche in Ticino. “All’inizio della mia carriera era una specie segnalata raramente. Ora è diventata molto più comune”, ammette Marzia Mattei-Roesli.

Il pipistrello di Savi si distingue per la sua grande adattabilità. Oltre alle fessure rocciose, può rifugiarsi in vari tipi di anfratti, come dietro le persiane aperte o nei rivestimenti dei muri. È flessibile anche nell’alimentazione e relativamente resistente all’inquinamento luminoso, caratteristiche che gli permettono di prosperare nei centri urbani.

Le fonti di luce artificiale generano inquinamento luminoso: un problema per molte specie di pipistrello. In foto: il lungolago della città di Lugano

Le fonti di luce artificiale generano inquinamento luminoso: un problema per molte specie di pipistrello. In foto: il lungolago della città di Lugano

  • IMAGO / imagebroker

La forza della bioacustica

La scoperta è stata resa possibile grazie alla tecnica della bioacustica, che permette di registrare e analizzare i richiami dei pipistrelli, emessi normalmente a frequenze non udibili dall’essere umano. “È una tecnica molto interessante che usiamo da circa 10-15 anni”, spiega l’esperta. “Permette di raccogliere molti dati in modo non invasivo, senza disturbare gli animali.”

Infine, la biologa anticipa che anche a sud delle Alpi sono state fatte scoperte interessanti grazie alla bioacustica. “Abbiamo identificato una nuova specie per il Canton Ticino. I dettagli verranno comunicati a tempo debito”, conclude.

Pipistrello: un mammifero a rischio

In Svizzera tutti i pipistrelli sono protetti dalla legge. Oltre la metà delle specie ticinesi è iscritta nella Lista Rossa degli animali minacciati della Svizzera. Il Centro Protezione Chirotteri Ticino da oltre 30 anni si occupa della protezione dei pipistrelli, dei loro rifugi e biotopi. Chiunque può fare la sua parte, migliorando il loro habitat piantando fiori e cespugli indigeni nel proprio giardino e evitando le illuminazioni artificiali. 

02:12

Pipistrello di Savi avvistato a Lucerna

RSI Info 11.11.2025, 07:20

  • Rete uno - Setteventi
1x1-giardino_di_albert

La scienza e la natura ti affascinano?

Il Giardino di Albert soddisfa la tua voglia di capire

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare