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Svizzera

Blatten, “a valle bisogna essere pronti a evacuare”

Il lago formato dalla frana cresce ma per ora non ha superato il cono di detriti - Allerta per la popolazione di Gampel-Steg: “Preparatevi nel caso di un’ondata di piena”

  • 28 maggio, 18:58
  • 36 minuti fa
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Il lago formatosi dietro la frana visto dall'alto

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Di: ATS/RSI Info 

Contro le catastrofi naturali servono più mezzi, secondo il consigliere agli Stati vallesano Beat Rieder. A Blatten “abbiamo vissuto un evento di una portata millenaria e non sappiamo ancora come gestirlo”, afferma in un’intervista. Se la Confederazione “non trova soldi per le regioni di montagna in un budget da 85 miliardi di franchi, c’è da chiedersi per cosa li spende”, afferma.

Il lago formatosi a monte della frana che mercoledì ha sotterrato il villaggio continua a riempirsi. Il fiume Lonza non ha però superato il cono di detriti nel corso della notte, come si riteneva che potesse già succedere. Una trentina di persone è stata sfollata nel corso della giornata di giovedì e l’eventualità di un’ondata di piena preoccupa fino a Gampel e Steg, dove lo stato maggiore di condotta regionale esorta la popolazione a tenersi pronta e a pensare a un alloggio alternativo nel caso debba lasciare le proprie case.

A causa dei rischi esistenti e dell’instabilità geologica, qualsiasi operazione nell’area del disastro è attualmente impossibile e sono state momentaneamente sospese le ricerche del 64enne disperso.

Per quanto concerne gli aiuti, la Catena della Solidarietà ha annunciato che è pronta a sostenere le persone colpite con il fondo permanente per le catastrofi naturali in Svizzera. La raccolta delle donazioni, che confluiranno in questo fondo, è stata attivata.

02:17

Blatten, il giorno dopo

Telegiornale 29.05.2025, 12:30

Le immagini della frana

05:29

Notiziario

Notiziario 29.05.2025, 08:00

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Un'ora fa

Gampel/Steg: "Preparatevi ad evacuare, pensate a un alloggio alternativo"

Nell’eventualità che il lago che si è formato a monte della frana di Blatten tracimi e che si formi un’ondata di piena diretta a valle, la popolazione deve prepararsi ad andarsene in tempi brevi dalle proprie abitazioni. Lo ha fatto sapere nella notte su venerdì lo stato maggiore regionale di Gampel-Steg.

Agli abitanti è stato consigliato di provvedere alla ricerca di un alloggio alternativo fuori dal fondovalle minacciato e di pensare anche ai parenti che potrebbero non essere stati raggiunti dalle informazioni e agli animali. Chi non trovasse un tetto o avesse bisogno di aiuto, viene invitato a raggiungere, in quel caso, i punti di incontro di emergenza presso la scuola di Steg o la scuola di orientamento di Gampel. È obbligatorio comunicare il proprio luogo di soggiorno tramite un modulo online. Le località di Hohtenn, Bratsch, Engersch e Jeizinen, situate più in alto, non sono interessate dalla misura.

2 ore fa

Rieder (Centro) chiede più fondi contro i rischi naturali nelle Alpi

Beat Rieder, consigliere agli Stati vallesano, ha chiesto sul quotidiano NZZ maggiori finanziamenti federali per la protezione contro i rischi naturali nelle Alpi. Se il governo federale non riesce a trovare fondi per la popolazione di montagna in un bilancio di 85 miliardi di franchi, si chiede “per cosa abbiamo ancora fondi”.

“Qui abbiamo vissuto un evento del millennio, e per questo nessuno sa ancora come affrontarlo”, spiega Rieder, riferendosi al villaggio vallesano di Blatten sepolto. Non ci sono valori di confronto.

Dopo l’evacuazione di alcune case a Wiler e Kippel, si sono sviluppate nuove paure. Ora la popolazione deve essere rassicurata e informata sobriamente sulla situazione. La questione cruciale ora è come proteggere la valle da ulteriori danni. I prossimi giorni saranno cruciali per il team di crisi.

Oggi, 06:09

Una frana unica nel suo genere nelle Alpi

Sempre Lambiel ha dichiarato di non conoscere frane simili nelle Alpi. Tre milioni di metri cubi di pietra sono scesi contemporaneamente sul villaggio di Blatten come parte del ghiacciaio.

Una frana si evolve in successive cadute di massi, che sovraccaricano un ghiacciaio in movimento”, sottolinea. “Questo ghiacciaio, che si sta già muovendo velocemente, accelera ancora di più e alla fine crolla. È una sequenza mai vista prima”, aggiunge, riferendosi a un crollo glaciale.

A suo avviso, la vulnerabilità di quest’area è dovuta a una combinazione di instabilità dei ghiacciai e delle montagne. “C’è chiaramente una componente geologica”, osserva. Poiché il movimento di questa montagna è antico, “si tratta di uno scivolamento profondo, che ha subito una forte accelerazione negli ultimi giorni”.

Oggi, 06:04

Il riscaldamento climatico fa muovere il ghiacciaio

L’accelerazione del movimento del ghiacciaio del Birch è legata al riscaldamento globale, secondo l’esperto Christophe Lambiel. Una parte del ghiacciaio è crollata mercoledì, innescando una gigantesca valanga di ghiaccio, fango e ghiaia che ha seppellito Blatten (VS).

“La parete di 500 metri sopra il ghiacciaio si trova nel permafrost”, che si sta deteriorando a causa del riscaldamento globale, spiega il professore dell’Università di Losanna, specialista del permafrost e dell’evoluzione dei paesaggi alpini, in un’intervista trasmessa venerdì da Le Nouvelliste e ArcInfo.

Quando il permafrost si deteriora, “la roccia diventa instabile, i blocchi cadono e appesantiscono il ghiacciaio, che accelera lungo un pendio ripido”, aggiunge. “Più pesante è il ghiacciaio e più ripido è il pendio, più velocemente può avanzare”, continua.

Le pendici settentrionali delle montagne al di sopra dei 3.000 metri sono ghiacciate, osserva Lambiel. “Il permafrost si è riscaldato notevolmente negli ultimi dieci anni circa, in particolare dal 2022.

Ieri, 22:26

Il reportage con le immagini e le reazioni degli abitanti

03:03

Reportage da Blatten

Telegiornale 29.05.2025, 20:00

Ieri, 20:57

A SEIDISERA il parere del geologo cantonale Andrea Pedrazzini

Ieri, 18:58

La diga di Ferden: "Progettata per resistere a impatti enormi"

Durante la conferenza stampa è stato chiesto cosa significherebbe un’inondazione per la Lötschental. Sotto Ferden, il comune a valle di Blatten, c’è una diga che raccoglie l’acqua del fiume Lonza. “Siamo stati in contatto con l’ingegnere del progetto e ritengono che questo muro possa resistere anche a impatti enormi”, riferisce Christian Studer, dell’Ufficio per i pericoli naturali.

“Ci atteniamo al perimetro di evacuazione dei villaggi della Lötschental”, ha proseguito. Le ultime simulazioni mostrano anche che al momento non è necessario estendere l’evacuazione. “Questo significa anche che gli altri edifici non ancora evacuati non sono a rischio secondo lo stato attuale delle conoscenze”, conclude Studer.

Ieri, 18:50

La previsione: "Il lago strariperà nelle prime ore del mattino"

“Presumiamo che il lago strariperà nelle prime ore del mattino”, afferma ancora Christian Studer dell’Ufficio per i pericoli naturali. “Attualmente stiamo lavorando con degli specialisti per determinare come il lago possa defluire, dice Studer, aggiungendo: “La sicurezza della popolazione dei villaggi circostanti è la nostra massima priorità”.

L’accumulo di acqua sta attualmente salendo di circa 80 centimetri all’ora, un ritmo leggermente più lento rispetto a qualche ora fa, è stato spiegato durante la conferenza stampa convocata a Ferden (VS), località a circa due chilometri a valle della frana.


Ieri, 18:47

Studer: "Il materiale potrebbe continuare a cadere"

“Oggi abbiamo partecipato a due voli di ricognizione”, dice Christian Studer dell’Ufficio per i pericoli naturali. “È emerso chiaramente che il materiale potrebbe continuare a cadere dal Kleinen Nesthorn”. C’è anche un’ulteriore instabilità sul versante opposto. “Non sappiamo ancora quanto sia stabile la massa. Ci sono diversi pericoli potenziali nel cono di detriti. Abbiamo quindi consigliato a tutte le persone coinvolte di non lavorare in quest’area perché è troppo pericolosa”, sottolinea Studer nel suo intervento.

Ieri, 18:44

Droz: "L'esercito è pronto, ma non vogliamo perdere vite umane"

Raynald Droz, comandante della Divisione territoriale 1 ha riferito, in conferenza stampa, che il dispiegamento nell’immediata zona del disastro non è attualmente possibile: “Il pericolo per i servizi di emergenza è troppo grande. “Non vogliamo perdere vite umane”.

L’esercito ha attualmente mobilitato 53 persone per preparare un dispiegamento nella Lötschental. Il dispiegamento potrebbe essere aumentato a 100-120 uomini.

Ieri, 18:41

Il sindaco di Ferden: "Condannati all'osservazione"

Valentin Werlen, sindaco del vicino comune di Ferden, durante la conferenza stampa, parla di una “giornata nera come la pece” che si è abbattuta mercoledì su Blatten e sulla Lötschental.

Il pericolo non è ancora stato scongiurato. Rocce e detriti continuano a cadere dal Kleinen Nesthorn. “Siamo in gran parte condannati all’osservazione”, dice Werlen. L’acqua continua a salire davanti ai detriti e al ghiaccio.

Il sindaco promette ai vicini di Blatten: “Non siete soli. Le quattro comunità della valle sono solidali con voi, vi sosteniamo. Ora e in futuro”

Ieri, 18:18

Il fiume Lonza potrebbe tracimare già nella notte

Il fiume Lonza potrebbe superare il cono di detriti già nel corso di questa notte. L’accumulo d’acqua, a monte dell’enorme frana di Blatten (VS) sta salendo rapidamente, ha annunciato in una nota il canton Vallese. Nel peggiore dei casi, potrebbero innescarsi colate detritiche.

Come misura precauzionale, il personale regionale e i servizi di emergenza di Gampel-Steg sono pronti a evacuare la popolazione.


Ieri, 17:37

Blatten prima e dopo, le immagini satellitari

L’immagine satellitare, fornita da Maxar Technologies e ripresa da Keystone-ATS, mostra il villaggio di Blatten prima e dopo la frana.

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Blatten prima della frana

  • Keystone
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Blatten dopo

  • Keystone
Ieri, 17:02

Sospese temporaneamente le ricerche del disperso

Le ricerche dell’uomo di 64 anni dato per disperso nella regione di Tennmatten (VS), nella Lötschental, in seguito al crollo del ghiacciaio Birch, sono state sospese oggi pomeriggio a causa dell’instabilità dell’enorme massa di detriti caduti a Blatten.

Nella tarda mattinata di giovedì, i soccorritori dell’Organisation cantonale valaisanne des secours (OCVS), tra cui un soccorritore alpino e una squadra di cinque persone con tre cani dell’organizzazione partner REDOG, sono stati trasportati in aereo nella zona interessata da un elicottero di Air Zermatt.

Sul posto, il cono di deiezione è stato setacciato alla ricerca di indizi sul possibile luogo in cui si trovava la persona scomparsa. “Tuttavia, le ricerche non hanno avuto esito positivo”, ha reso noto la polizia cantonale in un comunicato.


Ieri, 16:46

L’esercito monitora e si prepara all’intervento

Rappresentanti dell’esercito hanno intensificato i preparativi nelle immediate vicinanze dell’area di intervento della frana di Blatten. Per motivi di sicurezza, né le forze civili né i militari possono per il momento intervenire.

La situazione è ancora strettamente monitorata e viene valutata di continuo, ha annunciato nel pomeriggio l’esercito. Da ieri, mercoledì, gli uomini in grigioverde stanno preparando a Turtmann pompe idrovore, escavatori e altre attrezzature pesanti per i lavori di sgombero, nonché materiale per l’illuminazione. Anche l’aviazione è pronta a trasportare materiale o personale in caso di necessità.

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Macchinari e uomini pronti ad intervenire

  • Keystone
Ieri, 16:46

L'appello della Catena della solidarietà

La Catena della Solidarietà annuncia di aver attivato il suo fondo “Catastrofi naturali in Svizzera” per aiutare le persone del villaggio di Blatten sommerso dalla frana.

Invece di aprire una raccolta di fondi ad hoc, verrà offerta la possibilità di fare una donazione al fondo permanente. La raccolta è in corso sul sito della Catena.

Il fondo dovrebbe anche coprire i costi di affitto per le persone che non hanno più una casa e hanno quindi bisogno di un alloggio di emergenza.

Potranno essere forniti anche aiuti a medio e lungo termine. La Catena della solidarietà intende fornire il proprio sostegno in accordo con il Comune di Blatten e le autorità vallesane. Le modalità di richiesta di sostegno saranno rese note al più presto.



Ieri, 16:44

Gli sfollati al di fuori di Blatten salgono a 27

Dopo i 300 abitanti sfollati il 19 maggio da Blatten e le altre sedici persone che hanno dovuto lasciare ieri i villaggi di Kippel (11) e Wiler (5), situati a valle di Blatten, stamattina “sono stati trasferiti anche gli ultimi undici residenti di Fafleralp, frazione di Blatten”, ha confermato a Keystone-ATS una portavoce dello Stato maggiore di condotta regionale della Lötschental. “Fafleralp è ora deserta.”

La misura è stata presa a livello precauzionale in seguito alla formazione di un lago artificiale dopo il crollo del ghiacciaio e il rischio di una colata torrenziale.

Ieri, 16:29

Stato maggiore di condotta: "Ancora cadute di massi dalla montagna"

“Al momento non si può fare nulla vicino al villaggio sepolto di Blatten”. Lo ha riferito alla SRF Matthias Ebener, portavoce dello Stato maggiore di condotta dopo i voli di ricognizione nella parte alta della Lötschental. “Da una parte il cono detritico nella valle è instabile, dall’altra c’è ancora molto movimento sulla montagna. Si verificano ancora cadute di massi. Di conseguenza, il pericolo sul cono di detriti è troppo grande per intervenire”.

Un grosso punto interrogativo è al momento il fiume Lonza, ostruito dalla frana, che sta formando un lago: “Si sono accumulate grandi quantità d’acqua e gli esperti stanno calcolando i possibili scenari sulla base dei dati”, ha detto Ebener. I comuni di Wiler, Kippel e Ferden non sono in pericolo immediato, ma altre 16 persone che vivono vicino al fiume sono state evacuate per precauzione.


Ieri, 16:00

Keller-Sutter rientra dall'Irlanda, venerdì nella Lötschental

La presidente Karin Keller-Sutter si recherà venerdì nella zona disastrata della Lötschental. Il suo dipartimento lo ha confermato alla SRF. Keller-Sutter vuole farsi un’idea della situazione sul posto e mostrare il sostegno della Confederazione.

Di conseguenza la capa del Dipartimento federale delle finanze, attualmente in Irlanda per colloqui politici, rientrerà in Svizzera nel pomeriggio di giovedì.

Ieri, 15:47

Le impressionanti immagini del giorno dopo - Il video

01:00

Blatten il giorno dopo la frana

RSI Info 29.05.2025, 15:45

Ieri, 14:40

Darbellay: “La Lötschental rimarrà abitata”

La Lötschental rimarrà abitata. “Non si tratta di abbandonare la valle”, ha affermato ai media il ministro vallesano dell’Economia e vicepresidente del Governo Christophe Darbellay. Anche Blatten sarà ricostruita: nessuno può dire se sarà esattamente nello stesso posto e non è nemmeno chiaro quando e come ciò avverrà, “ma dobbiamo offrire alla popolazione di Blatten una prospettiva a lungo termine”, ha sottolineato il consigliere di Stato.

Darbellay si è detto profondamente commosso dalla portata della tragedia e ha confessato di non riuscire a trattenere le lacrime. Gli abitanti di Blatten hanno perso tutto, “le loro case, i loro ricordi, la loro chiesa, il loro cimitero”, ha detto.

Ieri, 14:32

Reynard: “Forse solo a metà della catastrofe, ancora rocce instabili”

“Abbiamo ancora molto di cui preoccuparci. Potremmo essere a metà della catastrofe”, ha dichiarato oggi il presidente del governo vallesano Mathias Reynard alla radio RTS all’indomani della frana e del crollo del ghiacciaio che ha travolto Blatten.

“Lo scenario peggiore che si è verificato ieri potrebbe non essere la fine”, ha spiegato il consigliere di Stato socialista. “Ci sono ancora centinaia di migliaia di metri cubi di roccia instabili”, ha ricordato. La situazione viene monitorata da vicino e si stanno analizzando i vari scenari possibili per prevedere il peggio che potrebbe accadere e prendere tutte le decisioni necessarie per proteggere la popolazione, ha aggiunto Reynard.

Alla domanda sulla possibilità di un risarcimento per le persone colpite dal disastro, il ministro ha assicurato che il governo cantonale farà tutto il possibile per sostenerle. “Non deluderemo nessuno”, ha promesso Reynard.

Ieri, 13:07

Troppi pericoli, esclusi al momento interventi nell’area della frana

Gli interventi nell’area della frana che ha sepolto gran parte del villaggio di Blatten, nella Lötschental, non sono attualmente possibili: la situazione è ancora troppo pericolosa, ha riferito in tarda mattinata il Canton Vallese in un comunicato.

Il Kleines Nesthorn è ancora fortemente instabile, con diverse centinaia di migliaia di metri cubi di roccia interessati, e c’è il rischio di colate detritiche su entrambi i lati della valle. Pure i detriti di roccia, ghiaccio e acqua sul fondovalle non sono molto stabili; anche all’interno di questo deposito sono possibili colate detritiche. Ostruita dalla massa di detriti alta diversi metri, la Lonza ha formato un lago e potrebbe innescarsi una colata torrenziale. Tutti questi elementi rendono al momento impossibile qualsiasi intervento nell’area del disastro.

Lo Stato maggiore di condotta cantonale di condotta (OCC/KFO) monitora costantemente la situazione. Per gestire la crisi, ha mobilitato risorse d’intervento aggiuntive. Da parte sua, l’esercito ha effettuato una prima valutazione della situazione sul posto per chiarire le esigenze specifiche.

Le autorità forniranno aggiornamenti sulla situazione in una conferenza stampa che si terrà alle 18.00 nella palestra di Ferden.

Ieri, 12:39

Il geologo ticinese Urs Lüchinger: “Da noi difficile un evento di questa portata”

Quanto un evento come quello di Blatten può davvero essere definito eccezionale e quanto invece potrebbe riproporsi in altri luoghi della Svizzera? Come ad esempio a Sud delle alpi, una regione tra l’altro profondamente segnata e toccata l’anno scorso dai disastri naturali. Il radiogiornale ne ha parlato con il geologo ticinese Urs Lüchinger

“La probabilità che succeda qualcosa del genere e di questa entità da noi è remota. Ciò non toglie che comunque anche nel nostro territorio possono capitare altri eventi disastrosi, ma non delle dimensioni ciclopiche come quello di Blatten”.

Lüchinger spiega poi che ora, in Vallese, la situazione più preoccupante è quella legata all’ostruzione del fiume Lonza, che ricorda quanto avvenuto in Ticino con la Buzza di Biasca nel 1515.

Ascolta l’intervista completa

01:48

RG 12.30 del 29.05.2025 - L’intervista di John Robbiani al geologo Urs Lüchinger

RSI Info 29.05.2025, 12:30

Ieri, 12:10

Un altro milione di franchi dal Patronato per i comuni di montagna

Dopo i 400’000 franchi stanziati dalla Croce Rossa e Caritas, il Patronato svizzero per comuni di montagna mette a disposizione un ulteriore milione di franchi in aiuti immediati per le vittime del disastro nella Lötschental, in Vallese. Il totale già stanziato sale quindi a 1,4 milioni di franchi.

Il milione di franchi offerto dal Patronato sarà utilizzato per i lavori di pulizia e di ricostruzione. Stando a un comunicato pubblicato sul sito dell’organizzazione, si può infatti presumere che la bonifica e il ripristino delle infrastrutture costeranno milioni. Il Patronato ha istituito un fondo per Blatten e lancia un appello alle donazioni.

Ieri, 11:02

I vescovi svizzeri e la Conferenza episcopale esprimono solidarietà

I vescovi svizzeri hanno reagito giovedì alla tragedia vissuta dagli abitanti di Blatten e della Lötschental, in Vallese. In una dichiarazione rilasciata giovedì, mons. Jean-Marie Lovey, vescovo di Sion, ha scritto che “insieme a tutti gli abitanti del Vallese e a molte altre persone, guardo al vostro villaggio con il cuore spezzato. Piango per Blatten”. “Vi assicuro la solidarietà dei fedeli e di coloro che pregano nella nostra diocesi, e anche la mia personale vicinanza in questi giorni difficili”, ha aggiunto.

In una dichiarazione separata, i membri della Conferenza episcopale svizzera (CES) si sono detti “profondamente scioccati dal disastro naturale senza precedenti che ha colpito Blatten. Di fronte a questa tragedia, esprimiamo la nostra solidarietà alle persone colpite e ci uniamo alle loro preghiere”. Anche il CES si associa alle parole del Vescovo di Sion, rivolte alla popolazione di Blatten e della Lötschental.

Ieri, 10:58

400'000 franchi stanziati da Caritas e Croce Rossa

Caritas Svizzera e la Croce Rossa Svizzera stanziano 400’000 franchi per le vittime del crollo del ghiacciaio a Blatten, in Vallese.

“Molte persone a Blatten hanno perso tutti i loro beni a causa della catastrofe”, affermano le due organizzazioni. “Inizialmente, in accordo con le autorità competenti, saranno messi a disposizione delle persone colpite aiuti finanziari d’emergenza per consentire loro di acquistare beni di prima necessità. In seguito, verranno forniti aiuti e sostegni transitori per coprire i costi rimanenti che non sono coperti da assicurazioni o altri contributi”.

Da parte sua la Catena della Solidarietà non ha lanciato un appello nazionale per le donazioni, spiegando che verranno prima di tutto utilizzati i fondi destinati alle catastrofi in Svizzera: “In questa fase, il nostro fondo permanente dedicato alle catastrofi in Svizzera dovrebbe consentirci di far fronte alle necessità non coperte dalle compagnie di assicurazione, dal Fondo svizzero e dalle autorità pubbliche”, si legge sul sito web della Catena della Solidarietà giovedì mattina.

Ieri, 10:25

Scossa sismica paragonabile alla frana del Cengalo

Le scosse sismiche causate dal crollo del Birchgletscher nella Lötschental mercoledì pomeriggio sono state avvertite in tutta la Svizzera. Secondo il servizio sismologico del Politecnico federale di Zurigo, si è trattato di uno dei più grandi movimenti di massa mai registrati.

La rete sismica aveva già registrato le piccole frane sul Kleines Nesthorn nei giorni precedenti al crollo: la prima di queste piccole scosse è stata registrata la mattina presto del 19 maggio, il giorno in cui è scattata l’evacuazione dei circa 300 residenti di Blatten.

Quando il ghiacciaio è crollato alle 15.24 di mercoledì, sono state registrate scosse di magnitudo 3,1. I movimenti sono stati chiaramente registrati dalle stazioni Servizio sismologico svizzero in tutto il Paese. In termini di intensità delle scosse, la rottura del ghiacciaio di Blatten è paragonabile alla frana del Piz Cengalo, sopra Bondo GR, del 2017.

Ieri, 10:20

Valutazione dei rischi residui e relativi al lago che si è formato

“Voli di ricognizione sono previsti per determinare i rischi residui per quel che riguarda montagna e ghiacciaio”, ha spiegato giovedì a Keystone-ATS Antoine Jacquod, vice capo della sicurezza civile e militare del Vallese.

La preoccupazione principale delle autorità è legata al fiume Lonza e al ruscello Gisentella. Il lago artificiale che si è formato dopo il crollo del ghiacciaio tende a ingrandirsi ora per ora. “Proveremo oggi a renderci conto delle sue dimensioni”, ha detto Jacquod. “C’è il forte rischio di un blocco, che potrebbe allagare la valle sottostante”.

Per ridurre al minimo l’impatto di un eventuale straripamento, le autorità hanno deciso di aumentare la zona di protezione della diga di Ferden, già di 900’000 metri cubi. Quanto la zona sarà in sicurezza, l’obiettivo sarà quello di installare le pompe del Cantone e dell’esercito nel lago. “Sapere quando potremo concretamente intervenire è attualmente impossibile”, ha affermato Jacquod.

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Il lago formatosi dopo il crollo del Birchgletscher e l'ostruzione del torrente Lonza

  • Canton Vallese
Ieri, 09:29

Cani da ricerca per la persona scomparsa

Alcuni cani sono partiti oggi alla ricerca del 64enne scomparso da ieri nella zona della frana a Blatten. Lo ha indicato un portavoce dello Stato maggiore regionale di condotta, secondo il quale finora l’acqua e i detriti accumulati dopo i crolli non hanno provocato erosioni nei comuni a valle.

Il lago che si è formato dietro i depositi accumulati a Blatten ha però continuato a riempirsi e il portavoce ha ribadito che flussi provenienti dal lago potrebbero erodere il terreno lungo il fiume Lonza.

Ieri, 08:29

Le immagini dal drone

02:13

Le immagini dei droni mostrano l’entità dei danni

RSI Info 28.05.2025, 18:50

Ieri, 08:27

Previsti nuovi voli di ricognizione

Sono previsti giovedì mattini nuovi voli di ricognizione sopra Blatten, dove si è formato un lago dietro i depositi della frana e le case scampate al crollo del ghiacciaio sono ora allagate. Il villaggio è quasi interamente distrutto.

Ieri, 08:20

La situazione a Blatten giovedì mattina

Giovedì, l’inviata della SRF Sabine Steiner ha spiegato che 16 persone sono state evacuate dai comuni di Wiler e Kipper, che confinano con Blatten. Si teme infatti che gli argini del fiume Lonza possano erodersi a causa dei detriti finiti nelle acque dopo l’immensa frana, che ha distrutto praticamente l’intero villaggio di Blatten. Oggi, sono previsti voli di ricognizione anche per capire le conseguenze del disastro sull’intera valle.

Proseguono nel frattempo le ricerche di un uomo disperso, ricerche che finora non hanno dato esito.

Ieri, 08:19

Blatten: il nuovo lago si riempie, evacuazioni precauzionali

Acqua e detriti accumulatisi a Blatten dopo il crollo del ghiacciaio non minacciano per ora i villaggi a valle della località vallesana, ma il lago che si è formato dietro ai depositi di frana continua a riempirsi. Lo ha detto stamane all’ATS un portavoce dello stato maggiore di condotta locale.

A titolo precauzionale, alcuni edifici dei comuni di Wiler e Kippel sono stati dunque evacuati. E’ possibile infatti che le fuoriuscite di acqua dal lago possano erodere il terreno lungo la Lonza.

Proseguono intanto le ricerche della persona scomparsa, fino ad ora senza esito positivo.

28 maggio, 22:55

Le ricerche dello scomparso: è un 64enne del posto

Sono proseguite in serata le operazioni di ricerca dell’uomo che manca all’appello. Si tratta di un 64enne della regione, la cui scomparsa è stata segnalata alle autorità poco dopo le 16.30. Tre specialisti del soccorso cantonale vallesano si sono recati nella zona del disastro con un elicottero dell’Air Zermatt, secondo la polizia cantonale. Sono scesi vicino alle macerie e hanno iniziato le ricerche.

Per aiutarli, un drone con una termocamera ha sorvolato l’area. Secondo i primi accertamenti, il 64enne si trovava nella zona quando attorno alle 15.30 è iniziata la colata di detriti.

Nonostante gli sforzi sinora non è stata trovata alcuna traccia. “Le ricerche continuano”, scrive la polizia cantonale.

28 maggio, 21:34

"Scomparso il 90% del villaggio"

Alla RTS consigliere di Stato Stéphane Ganzer ha dichiarato che, secondo le prime stime, “a prima vista, il 90% del villaggio è sepolto dai detriti”.

La valle si trova ora ad affrontare un altro pericolo. Rocce e ghiaccio hanno ostruito il fiume Lonza. “Dobbiamo risolvere questo secondo problema a tutti i costi L’esercito sta arrivando”.

“La natura detta sempre le sue regole”, ha aggiunto il direttore cantonale della sicurezza. “Abbiamo previsto la situazione e il Comune ha fatto il proprio lavoro. Ma non possiamo avere il controllo su tutto”.

28 maggio, 20:54

La Catena della Solidarietà: "Sostegno dal fondo permanente"

A poche ore dalla frana che ha distrutto gran parte del villaggio di Blatten, la Catena della Solidarietà scende in campo: “Esprimiamo la nostra solidarietà alle persone colpite e siamo pronti a sostenerle con i mezzi del nostro fondo permanente per le catastrofi naturali in Svizzera”, si legge sul sito dell’organizzazione.

Grazie a questo fondo permanente la Catena è in grado di intervenire rapidamente in caso di disastri naturali come quello di Blatten. “Al momento non è prevista nessuna raccolta fondi nazionale, poiché le risorse disponibili dovrebbero bastare per coprire le spese non rimborsate da assicurazioni o altri attori. Continuiamo tuttavia a seguire da vicino l’evoluzione della situazione e adatteremo i nostri aiuti in base alle reali esigenze delle persone colpite”.

Gli aiuti alle persone colpite, si legge nel comunicato, “saranno coordinati con la Croce Rossa Svizzera e Caritas, con cui abbiamo già avuto un primo scambio”.

28 maggio, 19:37

Lonza ostruita: "Una colata di fango è poco probabile"

Non si può escludere del tutto che saranno necessarie ulteriori evacuazioni, ha affermato Raphaël Mayoraz, capo dell’Uffcio per i rischi naturali, rispondendo a una domanda. La situazione viene monitorata molto attentamente.

Tra i principali aspetti monitorati, il corso del fiume Lonza - che attraversa Blatten - ostruito dalla frana: “Una colata di fango non è totalmente esclusa ma la probabilità è molto bassa”, ha detto Mayoraz. Lo sbarramento lungo 2 km e largo da 50 a 200 metri ha già formato un piccolo lago che sta crescendo. “Anche se nel fiume non scorre molta acqua”.

La conferenza stampa è terminata attorno alle 19.30. Il prossimo appuntamento è previsto per domani, giovedì

01:54

Crolla il ghiacciaio, Blatten distrutto

Telegiornale 28.05.2025, 20:00

28 maggio, 19:29

La conferma: "È vero, manca una persona"

“È vero, manca una persona”, ha detto Matthias Ebener, responsabile della comunicazione dello stato maggiore di condotta. Tuttavia, ha aggiunto, non se ne può dire di più.

28 maggio, 19:26

Pfister: "Un evento che terrà impegnati per anni"

Anche il consigliere federale Martin Pfister, nel prendere la parola, ha espresso la sua più profonda vicinanza. Si è detto profondamente addolorato e ha augurato alla popolazione di Blatt tutto il meglio e molta fiducia. “Quanto successo - ha aggiunto - terrà impegnate le persone coinvolte per anni. Ora siamo qui anche per fornire supporto. L’esercito sta arrivando e tutto ciò che è necessario sarà messo a disposizione delle persone colpite”.

“È importante che la valle abbia una prospettiva e questo è ciò di cui ci occuperemo e cercheremo di fare”, ha detto Pfister.

28 maggio, 19:22

Mayoraz: "Un evento senza precedenti nella storia"

Raphaël Mayoraz, capo dell’Ufficio per i rischi naturali ha ricordato che gli eventi sulla montagna sono stati monitorati da vicino per quindici giorni. “Ora lo scenario peggiore si è materializzato. È crollato tutto, compreso il ghiacciaio. È un evento senza precedenti nella storia”. Il funzionario ha detto anche che “non si può essere del tutto sicuri che sia effettivamente crollato tutto e che non ci sia più nulla lassù, ma è quello che si presume”.

28 maggio, 19:18

Rösti: "Faremo tutto il possibile per un futuro realistico"

Il consigliere federale Albert Rösti: «La natura è più forte dell’uomo. Ma oggi abbiamo vissuto un evento straordinario”. Il peggior risultato possibile è diventato realtà. “Oggi le persone hanno perso molto.” I suoi pensieri, ha detto in conferenza stampa, sono rivolti alla popolazione di Blatten, ma ringrazia anche tutti i servizi di emergenza.

«L’obiettivo del Consiglio federale è offrire conforto, ma anche fiducia per il futuro.» Il governo federale intende fare tutto il possibile, nell’ambito della cooperazione, per garantire che tale futuro sia realistico.

28 maggio, 19:15

Il sindaco: "Abbiamo perso il villaggio, ma non il cuore"

Alle 19.00 si è aperta la conferenza stampa alla presenza di due consiglieri federali, Albert Rösti e Martin Pfister. Tra i primi a predere la parola Matthias Bellwald, sindaco di Blatten, che si è rivolto innanzitutto alla popolazione. “È successo l’inimmaginabile, il villaggio è andato perduto. Sono contento che siamo riusciti ad evacuare la gente. Abbiamo perso il villaggio, ma non il cuore”. Tutti, ha aggiunto, faranno ciò che è umanamente possibile per ridare un futuro a Blatten.

28 maggio, 19:07

Franz Ruppen: "Una catastrofe totale"

“È una catastrofe totale, che va ben oltre ciò che pensavano gli abitanti della regione”, ha dichiarato il consigliere di Stato vallesano Franz Ruppen, che con altri due membri dell’esecutivo si è recato sul posto.


28 maggio, 19:05

Una persona è dispersa

Una persona è dispersa a Blatten (VS) dopo che oggi un’ampia porzione del Birchgletscher si è staccata intorno alle 15.30, seppellendo gran parte del villaggio. Lo ha indicato a Keystone-ATS, confermando quanto riportato da diversi media, Matthias Ebener, portavoce dello Stato maggiore di condotta regionale.


28 maggio, 19:03

Keller-Sutter: "Sono vicina agli abitanti di Blatten"

La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter si è rivolta alla popolazione esprimendo un messaggio sulla piattaforma X. “È terribile perdere la propria casa. In questo momento sono vicina agli abitanti di Blatten”, ha scritto.

28 maggio, 19:01

Blatten: il grande crollo è avvenuto, villaggio distrutto

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