Contro le catastrofi naturali servono più mezzi, secondo il consigliere agli Stati vallesano Beat Rieder. A Blatten “abbiamo vissuto un evento di una portata millenaria e non sappiamo ancora come gestirlo”, afferma in un’intervista. Se la Confederazione “non trova soldi per le regioni di montagna in un budget da 85 miliardi di franchi, c’è da chiedersi per cosa li spende”, afferma.
Il lago formatosi a monte della frana che mercoledì ha sotterrato il villaggio continua a riempirsi. Il fiume Lonza non ha però superato il cono di detriti nel corso della notte, come si riteneva che potesse già succedere. Una trentina di persone è stata sfollata nel corso della giornata di giovedì e l’eventualità di un’ondata di piena preoccupa fino a Gampel e Steg, dove lo stato maggiore di condotta regionale esorta la popolazione a tenersi pronta e a pensare a un alloggio alternativo nel caso debba lasciare le proprie case.
A causa dei rischi esistenti e dell’instabilità geologica, qualsiasi operazione nell’area del disastro è attualmente impossibile e sono state momentaneamente sospese le ricerche del 64enne disperso.
Per quanto concerne gli aiuti, la Catena della Solidarietà ha annunciato che è pronta a sostenere le persone colpite con il fondo permanente per le catastrofi naturali in Svizzera. La raccolta delle donazioni, che confluiranno in questo fondo, è stata attivata.

Blatten, il giorno dopo
Telegiornale 29.05.2025, 12:30
Le immagini della frana

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Notiziario 29.05.2025, 08:00
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