Svizzera

“Sono un tipico abitante della Svizzera centrale”

Intervista al nuovo presidente dell’UDC Marcel Dettling: il contadino svittese è stato eletto all’unanimità sabato a Langenthal

  • 23.03.2024, 21:06
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Marcel Dettling neoletto presidente dell'UDC

  • Keystone
Di: SDS/RSI INFO 

Lo svittese Marcel Dettling, è stato eletto nuovo presidente dell’UDC svizzera oggi all’Assemblea dei delegati a Langenthal (BE). Il 43enne agricoltore di montagna, unico candidato, subentra al ticinese Marco Chiesa.

Dettling, partiamo dal dibattito concitato di stamattina, il suo partito si è dimostrato spaccato sulla legge sulle energie rinnovabili in votazione a giugno. Alla fine, come chiesto dalla direzione del partito, è arrivato un “no” dai delegati, ma più di un terzo si è smarcato, ha detto sì. Una spaccatura insolita per l’UDC su un tema così importante...

“È il bello di un partito democratico, alla fine decidono i delegati. C’è stata una bella discussione che ho apprezzato molto, ma alla fine la base ha detto “no” a questa legge troppo cara e che deturpa il paesaggio”.

Lei è stato definito il nuovo Toni Brunner, solare e affabile, ma nel nocciolo duro come Christoph Blocher. Si riconosce in questa descrizione?

“Non direi duro come Christoph Blocher, ma come un tipico abitante della Svizzera centrale. Siamo sempre critici quando Berna o Bruxelles vogliono dettarci qualcosa. Quanto al lato solare, sì, sono un tipo socievole e non sono il primo ad andare a casa quando c’è una festa”.

Dopo il ticinese Marco Chiesa, ecco un contadino dalla Svizzera centrale. È un presidente che rispecchia forse di più l’anima del partito?

“Sui contenuti non avrei motivo di cambiare qualcosa rispetto a Marco Chiesa. Ha ottenuto un successo enorme alle federali dello scorso ottobre e anche nelle elezioni cantonali degli ultimi mesi. Quindi continuerò su questa base. Poi certo, ci sono differenze linguistiche. Per me sarà più facile comunicare con gli svizzero tedeschi, ma devo ammettere che non parlo una parola di italiano. Quindi tanto di cappello per quello che ha fatto Marco”.

Quali saranno i suoi obiettivi, i suoi temi prioritari da presidente?

“Gli obiettivi vengono sempre misurati con il successo alle elezioni. Se fra quattro anni gli elettori torneranno a votarci, beh, vorrà dire che avremo fatto un buon lavoro, che avremo puntato sui temi giusti. Quindi l’immigrazione incontrollata, i criminali stranieri e il caos nel settore dell’asilo”.

Ha sollevato molte critiche una sua recente intervista in cui ha detto che “i cambiamenti climatici non sono per forza negativi per i contadini e che comunque non possono essere fermati”. Una provocazione oppure una scelta tematica strategica?

“L’UDC ha sempre affrontato temi difficili e così farò anche io, perché ci sono molte persone in questo Paese che non osano più esprimere la propria opinione. Non nego i cambiamenti climatici, ma c’è un ma. Credo che non possiamo fermarli e che faremmo meglio a investire i soldi in misure di adattamento”.

Lei è e rimarrà contadino. Come cambiano ora le sue priorità? Viene prima il partito o prima le sue mucche in stalla?

“L’ho sempre detto, il mio essere contadino deve continuare ad avere spazio anche da presidente. Dovrò seguire molti eventi, la sera sarà difficile trovarmi in stalla, ma al mattino ci sarò e anche per l’estate ho chiesto comprensione per il fatto che potrò essere meno presente perché anche in casa Dettling è il tempo della fienagione”.

03:30

SDS 18.00 23.03.24 Il servizio di Gianluca Olgiati

RSI Info 23.03.2024, 20:54

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