Svizzera

Blatten, il sindaco: “È un nostro diritto vivere qui”

Avanza la ricostruzione del villaggio vallesano, tra ripristino dei servizi e rilancio della vita sociale

  • 22 luglio, 19:38
  • Ieri, 15:08
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Tutto sembra andare secondo i piani per la ricostruzione tracciate dalle autorità due settimane dopo la frana

  • Keystone
Di: SEIDISERA-Januzzi/Tieffe 

Quasi due mesi dopo la frana, Blatten fa progressi significativi verso la ricostruzione. Una strada d’emergenza, aperta giovedì scorso, funge da vitale collegamento, permettendo l’arrivo di macchinari e attrezzature essenziali.

Mentre procedono i lavori per abbassare il livello dell’acqua accumulatasi e per ripristinare elettricità e telecomunicazioni, l’esercito continua a supportare le operazioni con 20 militi, impegnati nella bonifica del lago e nel recupero di materiali. Anche nello sgombero di alcuni pendii si registrano progressi, che rendono sempre più vicina la possibilità di costruzione di una nuova strada cantonale. Tutto sembra procedere secondo la tabella di marcia: il nuovo Blatten dovrebbe sorgere tra 3 o 5 anni, con il coinvolgimento attivo della popolazione locale nella pianificazione.

Ma “costruire un villaggio non significa solo costruire infrastrutture, ma anche continuare a coltivare la tradizione, la cultura e la vita associativa”, afferma Matthias Bellwald, sindaco di Blatten, intervistato da SEIDISERA. Nelle ultime settimane, la banda del villaggio ha ripreso le attività, il coro si è esibito nuovamente in chiesa e l’Associazione delle donne ha organizzato incontri comunitari. “Esperienze meravigliose” secondo il sindaco, che si dichiara soddisfatto anche delle manifestazioni di solidarietà verso gli abitanti del comune vallesano. Gesti come sostegno finanziario, donazioni di beni essenziali e numerose attività offerte gratuitamente “sono stati accolti con grande gratitudine”, sottolinea Bellwald. “Sentiamo che non siamo soli in questa catastrofe e che siamo sostenuti dall’intera popolazione. Penso che tutti i vallesani, tutti gli svizzeri, si sentano abitanti di Blatten, e questo è molto positivo.”

 Rispondendo alle preoccupazioni sulla sostenibilità dell’abitare in zone alpine potenzialmente pericolose, Bellwald aggiunge: “Penso che sia un nostro diritto vivere dove hanno vissuto i nostri nonni, i nostri antenati. Non c’è nulla che sia esente da rischi. Finora abbiamo vissuto in un luogo sicuro da valanghe, colate detritiche e acqua”. Secondo il sindaco, se si cercasse di pianificare la Svizzera in base a eventi così rari, sarebbe necessario delocalizzare l’intero Paese. “Le carte dei pericoli si basano su eventi centenari e trentennali e credo che basandosi su queste valutazioni, si possa tornare a vivere a Blatten”.

Nuovi sentieri per scoprire la Lötschental

Dopo la devastazione della frana, le autorità turistiche della Lötschental puntano a valorizzare percorsi alternativi, meno battuti ma altrettanto suggestivi. Dal 5 luglio, un servizio di minibus collega la Kummenalp e la Faldumalp, due alpeggi situati a ovest della stazione a monte della Lauchernalp, a circa 2’000 metri di quota. L’iniziativa, pensata per escursionisti che preferiscono camminate più brevi, ha già riscosso un buon successo. L’obiettivo è offrire nuove prospettive sul territorio, alleggerendo la pressione sui sentieri più frequentati, come quello verso la Fafleralp, attualmente chiuso.

40:57

SEIDISERA

SEIDISERA 22.07.2025, 18:00

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Lötschental e il ritorno del turismo

Telegiornale 23.07.2025, 12:30

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