Svizzera

Ftalati: un nemico invisibile

Vari prodotti ritirati, nelle ultime settimane, per la presenza eccessiva di queste sostanze, che sono cancerogene e classificate come interferenti endocrini

  • Un'ora fa
A far scattare i controlli è stata una campagna nazionale coordinata dal laboratorio cantonale di Basilea Città.
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SEIDISERA del 25.10.2025: Il servizio di Maria Jannuzzi sui prodotti per la presenza di ftalati

RSI Info 25.10.2025, 18:00

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Di: SEIDISERA-Maria Jannuzzi/ARi 

Nelle ultime settimane diversi prodotti sono stati ritirati dagli scaffali a causa della presenza eccessiva di ftalati: queste sostanze, considerate cancerogene, hanno effetti negativi sulla riproduzione e possono causare disturbi ormonali. Possono annidarsi in una vasta gamma di oggetti in plastica di uso quotidiano, come borse impermeabili, trousse, tovaglie e tappetini per la vasca da bagno. E i consumatori non dispongono di strumenti per accorgersi se un dato prodotto contenga ftalati pericolosi per la salute. Spesso, ignorano la presenza di questo nemico invisibile.

A far scattare i controlli è stata una campagna nazionale coordinata dal Laboratorio cantonale di Basilea Città.. Questi sono eseguiti a campione nei punti vendita, dal piccolo negozio di paese fino al grande magazzino. “Abbiamo un sistema di triage che utilizziamo sul posto per vedere se potenzialmente” ci sono degli ftalati, spiega a SEIDISERA Marzio Giamboni, responsabile del controllo per la sicurezza chimica e biologica del Laboratorio basilese. Se poi la prova dà esito positivo, si procede ad analisi per definire la tipologia della sostanza.

Alcuni ftalati sono da tempo classificati come interferenti endocrini, ossia sostanze che alterano il sistema ormonale e compromettono la fertilità. Nel 2015 la vendita di alcuni composti venne vietata con un periodo di transizione fino al luglio del 2020. Alla scadenza di questo termine venne così avviata una campagna di controllo a livello nazionale per verificare l’applicazione del divieto. E confrontando i dati raccolti allora con quelli attuali, la quota di prodotti contenenti ftalati proibiti rimane stabile fra il 5% e il 10%. Ciò “non è così grave, ma non è nemmeno rassicurante”, osserva Giamboni, “poiché alcuni di questi sono già proibiti da alcuni anni”. Quindi, “troviamo ancora sempre prodotti con sostanze proibite”.

Quando un prodotto viene ritirato dal mercato, i consumatori sono invitati a sospenderne immediatamente l’uso e a chiedere il rimborso del prezzo d’acquisto, presentando lo scontrino presso il punto vendita.

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Homo plasticus

Patti chiari 07.11.2025, 21:30

  • Produzione ARTE France

 

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