La maggioranza degli svizzeri è favorevole a un inasprimento delle norme in materia di capitale proprio imposte a UBS dalla Confederazione. L’opinione è condivisa indipendentemente dal sesso, dalla fascia d’età o dall’orientamento politica. È quanto emerge da un sondaggio Tamedia.
Allo stesso tempo, secondo l’indagine commissionata da “20 Minuten” e Tamedia pubblicata venerdì, la maggioranza degli intervistati (il 65% ha risposto “sì” o “piuttosto sì”) considera una perdita l’eventuale trasferimento della sede centrale di UBS fuori dalla Svizzera a causa di un inasprimento delle norme. Secondo il sondaggio, condotto dall’istituto di ricerca Leewas, il 25% ritiene invece che il trasferimento di UBS “non sarebbe” una perdita o “piuttosto non lo sarebbe”.
I risultati del sondaggio si basano su circa 24’500 risposte fornite tra il 25 e il 28 settembre; si sono espresse persone della Svizzera tedesca, dalla Romandia e dal Ticino. Il margine di errore del campione è pari a +/- 1,9 punti percentuali.
La proposta del Consiglio federale sul capitale proprio di UBS
Il Consiglio federale vuole che, in futuro, le banche di rilevanza sistemica in Svizzera siano tenute a coprire integralmente con capitale proprio le loro partecipazioni nelle filiali estere. La consultazione durerà fino al 9 gennaio 2026. La copertura integrale, spiega il Governo, “garantirà così in futuro una migliore protezione dei clienti e dei creditori della casa madre svizzera dalle perdite all’estero”. Attualmente, ricorda il Consiglio federale in un comunicato stampa, “le banche svizzere sono tenute a fornire soltanto una copertura parziale. La nuova regolamentazione riguarda solo le banche di rilevanza sistemica che detengono partecipazioni estere e, allo stato attuale, interesserebbe quindi soltanto UBS. Governo, BNS e FINMA sostengono che la grande banca svizzera riesca a sostenere questo cambiamento nella regolamentazione”.
Tuttavia, UBS ritiene che un tale rafforzamento del capitale proprio minerebbe la sua competitività rispetto alle grandi banche di altri Paesi, perché richiede un aumento del capitale proprio stimato a 20-25 miliardi di dollari. Negli scorsi giorni si è addirittura diffusa la voce di uno spostamento di UBS negli Stati Uniti. Il presidente di UBS, Colm Kelleher, ha smentito un articolo del New York Post secondo cui rappresentanti di UBS avrebbero già parlato con il governo statunitense riguardo a un possibile trasferimento della sede del gruppo negli USA. “Non abbiamo avviato alcuna trattativa”, aveva affermato Kelleher, stando a dichiarazioni riportate da Bilanz.

Filiali UBS all'estero: paghi la banca, inizia consultazione
SEIDISERA 26.09.2025, 18:00
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