Svizzera

La gestione dei laghi glaciali a Lenk nella Simmental

Il villaggio bernese ha imparato a gestire il rischio di inondazioni causate dallo scioglimento dei ghiacciai

  • Oggi, 07:14
  • 2 ore fa
10:46

Serie ghiacciai: Lenk e i laghi glaciali

SEIDISERA 16.07.2025, 18:00

Di: Marja 

Con il cambiamento climatico i ghiacciai si ritirano. Contemporaneamente però aumentano di numero e di volume i laghi glaciali. Sulla Plaine Morte l’erosione e lo scioglimento delle nevi eterni hanno portato alla creazione di tre specchi d’acqua. Per gli abitanti di Lenk – oggi – nessuno di questi rappresenta più una minaccia. Hans-Ueli Hählen, storico locale e per anni custode del sistema di controllo dei laghi glaciali, racconta: “Alla Plaine Morte non si è mai prestata tanta attenzione fino al 2011, quando la Simme in una bellissima giornata estiva è diventata enorme, uscendo dagli argini”. Da quel momento, i tre laghi glaciali sono stati posti sotto stretta sorveglianza.

L’evento critico del 2018

Il momento più critico è arrivato nel luglio 2018, quando il lago Favergesee si è svuotato riversando 2,2 milioni di metri cubi d’acqua nella valle in meno di sei ore. I danni hanno superato i 4 milioni di franchi, ma fortunatamente non ci sono state vittime.

Soluzioni innovative

Per evitare nuovi disastri, le autorità hanno deciso di intervenire scavando un canale nel ghiaccio per drenare l’acqua del lago. Hans-Ueli Hählen ha partecipato ai lavori: “Abbiamo scavato per 1,3 chilometri fino a raggiungere i cosiddetti mulini: pozzi naturali che trasportano l’acqua di superficie alla base del ghiacciaio”.

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Hans-Ueli Hählen, storico locale, per anni custode del sistema di controllo dei laghi glaciali

  • RSI/Marja

Il sindaco di Lenk, René Müller, ricorda con sollievo il momento in cui il sistema ha iniziato a funzionare: “Quando Hans-Ueli mi ha inviato un video dicendo: scorre! È stato un sollievo per me e per tutte le persone coinvolte”.

Müller, con quasi 30 anni di esperienza in politica comunale, sottolinea l’importanza della preparazione: “Noi montanari conviviamo con i pericoli della natura e sappiamo che se si fa il monitoraggio necessario e si coinvolgono gli esperti giusti, siamo ben protetti”.

L’approccio svizzero ai rischi naturali

Josef Eberli, capodivisione prevenzione dei pericoli presso l’Ufficio federale dell’ambiente, spiega l’approccio svizzero: “In Svizzera, affrontiamo i cambiamenti climatici e i rischi naturali con una gestione integrale dei rischi. Questo concetto si è rivelato efficace, tanto da essere adottato da altri paesi”.

L’esperto sottolinea l’importanza di un approccio olistico: “Non ci si limita più ad affrontare i rischi solo con misure tecniche, ma si adotta un approccio più ampio per difendersi dai pericoli naturali”. Questo include la considerazione dell’uso del territorio e dello sviluppo degli insediamenti.

Priorità future

Per il futuro, Josef Eberli indica alcune priorità: “Dobbiamo irrobustire i sistemi di protezione esistenti, costruire edifici e infrastrutture adeguati al pericolo in tutte le aree a rischio, e completare i piani di emergenza in tutte le regioni della Svizzera”.

07:07

Il ghiacciaio della Plaine Morte

Servizi 16.09.2012, 02:00

Il 1° agosto entrerà in vigore una nuova legge che richiederà ai Cantoni di tenere conto dei cambiamenti climatici nella pianificazione territoriale. “Siamo convinti che questa modifica fornirà l’iniziativa necessaria per permetterci di affrontare il cambiamento climatico in modo tempestivo”, conclude il capodivisione prevenzione dei pericoli presso l’Ufficio federale dell’ambiente.

L’esperienza di Lenk e le nuove strategie a livello federale mostrano come la Svizzera si stia adattando alle sfide poste dai cambiamenti climatici.

Ghiacciai: custodi minacciati di vita e cultura

Questo articolo è legato alla serie radiofonica in cinque puntate che la RSI ha deciso di dedicare alle comunità che vivono ai piedi dei ghiacciai nelle Alpi svizzere, in occasione dell’Anno internazionale della conservazione dei ghiacciai.

La serie, curata da Maria Jannuzzi, prendendo spunto dalla tragica frana che ha colpito Blatten in Vallese a fine maggio, esplora il profondo legame tra le comunità alpine e i loro ghiacciai, evidenziando l’importanza di questi giganti di ghiaccio per la realtà locale e la loro rilevanza culturale.

Attraverso reportage e interviste, la serie ci porta in un viaggio attraverso diverse regioni della Svizzera, toccando temi cruciali:

- La spiritualità legata ai ghiacciai a Fiesch (Vallese)
- L’approvvigionamento idrico nella regione dell’Aletsch (Vallese)
- La gestione dei laghi glaciali a Lenk nella Simmental (Berna)
- La produzione di energia idroelettrica a Poschiavo (Grigioni)
- Lo spopolamento della comunità della Göschenertal (Uri) confrontata con la scomparsa del Dammagletscher

Ogni puntata offre uno sguardo unico sulle sfide e le opportunità che le comunità alpine affrontano in un’epoca di rapidi cambiamenti climatici, sottolineando l’importanza di preservare non solo i ghiacciai, ma anche le tradizioni e le culture che si sono sviluppate intorno a essi.

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