Svizzera

La tecnologia che sorveglia le montagne

Il rischio di frana ha reso necessaria l’evacuazione della località vallesana di Blatten - Come funziona il sistema di monitoraggio delle vette alpine?

  • Oggi, 05:46
  • Oggi, 07:55
Blatten

Il villaggio vallesano di Blatten minacciato dalla montagna

  • Keystone
Di: SRF/Pa.St. 

Milioni di metri cubi di roccia minacciano l’esistenza del villaggio vallesano di Blatten. Una situazione che nel weekend ha costretto circa trecento persone a lasciare le loro abitazioni. Il provvedimento è scattato grazie al costante monitoraggio del Kleines Nesthorn, la vetta che sovrasta la località della Lötschental: negli scorsi giorni ha cominciato a muoversi con il distacco, finora, di almeno 2 milioni di metri cubi di roccia.

strada Blatten Vallese

La strada che porta a Blatten è chiusa

  • Keystone

“Oggi abbiamo possibilità incredibili per seguire i movimenti delle montagne” afferma Simon Löw, professore emerito di geologia del Politecnico federale di Zurigo, interpellato da SRF. Non è infatti soltanto il Kleines Nesthorn un sorvegliato speciale: sono molte le vette nelle Alpi svizzere che sono monitorate con l’impiego di tecnologia all’avanguardia.

02:28

La montagna sopra Blatten continua a muoversi

Telegiornale 20.05.2025, 20:00

Monitoraggio anche con droni e satelliti

Direttamente installati lungo i pendii o all’interno delle montagne si contano sensori GPS, riflettori laser e telecamere ad alta risoluzione che forniscono tutta una serie di dati su eventuali movimenti del terreno. Le vette alpine vengono così scansionate e a ogni minimo cambiamento rilevato, per esempio dovuto al distacco di un masso, scatta un segnale d’allerta.

Il monitoraggio viene effettuato anche dall’alto. Gli esperti, aggiunge Löw, utilizzano infatti il cosiddetto telerilevamento, che si appoggia su dati raccolti con satelliti, droni e aerei. “È un sistema che oggi fornisce informazioni estremamente precise”.

Il movimento del Kleines Nesthorn non era quindi inaspettato. Ma sorprende per la sua rapidità, in quando in è avvenuto nel giro di pochi giorni, “una finestra temporale molto breve per vedere un crollo” osserva il ricercatore.

Migliaia di “occhi” puntati sulle Alpi

In tutta la Svizzera sono nel frattempo migliaia i sensori e le telecamere che tengono sotto controllo pendii instabili. Un’operazione di ampia portata che coinvolge anche aziende specializzate su mandato della Confederazione e dei Cantoni, o anche delle FFS o degli impianti di risalita. Gli obiettivi sono la protezione della popolazione ed evitare che le vie di comunicazione restino bloccate a causa di un evento naturale.

Tra le aziende attive sul campo si conta la Innet Monitoring AG, il cui direttore Christian Ruckstuhl spiega a SRF il funzionamento della collaborazione: l’azienda analizza i dati raccolti, che vengono poi condivisi con le autorità. “Non appena qualcosa si mette in movimento, viene inviata una notifica push via e-mail e SMS”. Spetta poi alle autorità diffondere un eventuale ordine di evacuazione.

frana Brienz (Grigioni)

Anche la montagna sopra Brienz è monitorata da tempo

  • Keystone

Non mancano i “punti ciechi”

Certo, oggigiorno immagini radar delle Alpi si ottengono, come detto, anche con l’impiego dei satelliti. Ma restano comunque dei punti ciechi che richiedono un’osservazione in loco, come afferma Robert Kenner, ricercatore in seno all’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL).

11:44

Le frane ci sono sempre state

Millevoci 21.05.2025, 10:05

  • Keystone
  • Axel Belloni e Francesca Margiotta

A livello locale, una ripetuta caduta di massi può indicare la presenza di un pendio instabile. Lo stesso vale quando si formano crepe nel terreno, nella roccia o negli edifici. “Non appena si nota qualcosa che inizia a muoversi, vengono installati strumenti di misurazione” dice Kenner. La scelta del sistema di rilevamento dipende dal contesto in cui viene utilizzato. L’esperto ricorda, inoltre, che nella valutazione dei rischi vanno considerati anche la meteo e il clima.

In Vallese, secondo il ricercatore, sono almeno cinquanta luoghi in cui potrebbero verificarsi delle piccole frane. Si tratta di una lista compilata alcuni anni fa, in cui figura anche il Kleines Nesthorn, la montagna che minaccia Blatten. “Gli studio permettono al Cantone di agire anche proattivamente” conclude Kenner.

02:33

Frana minaccia Blatten, in Vallese

Telegiornale 19.05.2025, 20:00

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