L’esercito ha adottato misure volte a evitare altri casi di diarrea e vomito dopo quelli che nel mese di luglio hanno colpito le caserme di Jassbach (canton Berna), Bière (canton Vaud) e Sion (canton Vallese). È quanto si legge in un comunicato diramato venerdì dal Dipartimento della difesa.
Stando agli accertamenti, l’insalata di pasta servita a Jassbach (dove gli intossicati furono 69) era contaminata da batteri. A Sion sono stati riscontrati germi nell’acqua di un tubo impiegato per la pulizia della cucina (colpendo 70 reclute). A Bière (il caso più grave con 92 intossicati) è stata invece appurata la presenza di un numero elevato di batteri in un’insalata acquistata già pronta.
Quale misura immediata, l’esercito ha esortato, in caso di temperature esterne elevate, a una preparazione di cibi sul momento (rinunciando quindi a scaldare pietanze preparate in precedenza). Sono inoltre state disposte misure di disinfezione e un’intensificazione dei controlli della merce.