Lo sciopero dei trasporti pubblici ginevrini, alla sua seconda giornata, ha lasciato a piedi numerosi passeggeri anche giovedì. Dai 350 ai 400 dipendenti dei TPG partecipano ai picchetti davanti ai quattro depositi dell'impresa, dai quali hanno potuto uscire circa 130 veicoli. Si tratta soprattutto di bus delle linee regionali e transfrontaliere, mentre i tram sono solo otto, impiegati sulle linee 12 e 14. Rispetto a mercoledì "siamo allo statu quo, il servizio è particolarmente perturbato e i pochi mezzi disponibili sono sovraccarichi", ha confermato la portavoce dell'azienda, che raccomanda agli utenti di ricorrere al Léman Express e, dove possibile, alla mobilità dolce.
Sul fronte opposto, Aurélie Lelong del sindacato dei trasporti SEV è soddisfatta della mobilitazione, che prosegue malgrado la direzione dei TPG abbia cercato di spacciarla per illegale.

Sciopero a Ginevra nel trasporto pubblico
Telegiornale 12.10.2022, 22:00
Le parti sono divise dalle misure di indicizzazione dei salari: gli scioperati chiedono l'1,2% a decorrere da gennaio, l'azienda offre solo lo 0,6% e da settembre, oltre a un versamento una tantum di 400 franchi. La prima soluzione equivale a maggiori uscite per 3,2 milioni di franchi, mentre la seconda ne costerebbe 1,6.