Durante lo scorso 2024, 208 vittime (di cui 159 per sfruttamento sessuale) di tratta di esseri umani si sono rivolte al Centro di assistenza ai migranti e alle vittime di tratta delle donne (FIZ). Per altre 59 persone sono ancora in corso accertamenti o non è più possibile procedere perché è stato interrotto il contatto con le presunte vittime.
È quanto emerge dal rapporto annuale pubblicato oggi, lunedì, dal centro specializzato. Rispetto all’anno precedente, il numero delle vittime della tratta di esseri umani assistite dal FIZ è quindi diminuito di circa il 13%.
Quattro persone che si sono rivolte al Centro sono state vittime di altre forme di tratta di esseri umani, ad esempio a scopo di matrimonio forzato, attività illegali, accattonaggio o prelievo di organi. La maggior parte delle persone che nel 2024 sono state inserite nel programma di protezione del FIZ provenivano dall’Ungheria (20 persone), dalla Romania (10 persone) e dalla Colombia (9 persone).

Tratta di esseri umani: sempre più persone aiutate
Telegiornale 31.03.2025, 20:00