Un gruppo interparlamentare ha presentato una proposta che potrebbe alleggerire le richieste del Consiglio federale sull’aumento di capitale proprio imposto a UBS. L’iniziativa, pubblicata dalla Neue Zürcher Zeitung, è stata accolta con entusiasmo dagli investitori: il titolo UBS alla Borsa di Zurigo è in forte crescita e nella mattinata di venerdì ha già superato il +5%. Al Radiogiornale ne ha parlato Marzio Minoli, della redazione economica RSI.
La misura nasce dopo la scomparsa di Credit Suisse, che ha spinto il Consiglio federale a chiedere alle banche di importanza sistemica di rafforzare il capitale per garantire la solidità, soprattutto delle filiali estere. UBS, unica banca svizzera con filiali fuori dal Paese, dovrebbe aumentare il capitale fino a 23 miliardi di dollari, una richiesta che la banca considera insostenibile e che l’ha portata a valutare persino lo spostamento della sede all’estero.
Ma cosa prevede esattamente la proposta? Oggi l’aumento dovrebbe avvenire interamente tramite capitale di classe uno, cioè azioni e riserve, considerato di prima qualità. “La proposta dei parlamentari”, ha spiegato Minoli, “dice che UBS potrà aumentare il capitale anche utilizzando le famose obbligazioni AT1 fino a una quota del 50%. Un’operazione che, secondo uno dei parlamentari, Thomas Matter dell’UDC, dimezzerebbe i costi stimati per aumentare il capitale di 23 miliardi, secondo un documento del dipartimento delle Finanze di Berna“.
Le AT1, obbligazioni ad alto rendimento convertibili in azioni in caso di crisi, sono tornate sotto i riflettori dopo il “loro azzeramento nel caso della scomparsa di Credit Suisse, con una perdita di 16 miliardi di franchi per i possessori di questi titoli”, ma secondo Minoli restano uno strumento diffuso e un’alternativa valida in caso di aumento di capitale.
Con questa proposta, i parlamentari hanno però introdotto anche alcune condizioni. In particolare, le attività di investment banking considerate più rischiose non dovranno superare il 30% dell’operatività complessiva della banca. Un vincolo che, tuttavia, non dovrebbe rapresentare un ostacolo per UBS, dato che da molti anni la sua strategia è focalizzata soprattutto sulla gestione patrimoniale piuttosto che su operazioni speculative.





