Grigioni, l'italiano a scuola minacciato

L'italiano sparirebbe dalle scuole elementari germanofone dei Grigioni se dovesse andare in porto l'iniziativa legislativa presentata oggi a Coira da un comitato eterogeneo. Il testo, sottoposto al popolo se saranno raccolte 3'000 firme nei prossimi 12 mesi, auspica che agli scolari venga insegnato un solo idioma oltre a quello del luogo.

Nelle regioni italofone e romance si tratterebbe del tedesco, nella maggioranza germanofona dell'inglese e la lingua di Dante, ufficiale nel cantone, verrebbe quindi estromessa. Oggi è insegnata dal terzo dei sei anni di scuola primaria, mentre l'inglese dal quinto.

Italofoni e romanci sarebbero inoltre svantaggiati nell'apprendimento dell'inglese, che comincerebbero in ritardo rispetto ai coetanei di lingua tedesca.

Lo scopo dei promotori è di proteggere i bambini da eccessiva pressione e rafforzare la padronanza della lingua madre e delle materie tecniche, oltre che di correggere l'incompatibilità fra il sistema retico e quello del resto della Svizzera. "Non è un attacco contro l'italiano", ha sostenuto il granconsigliere del PPD Ludwig Caluori. Tuttavia, hanno sottolineato gli iniziativisti, l'intera Svizzera orientale ha deciso di privilegiare l'inglese. Nel comitato siedono fra gli altri l'ex sindaco di Coira Christian Aliesch e il direttore dell'unione arti e mestieri Jürg Michel, oltre a deputati di PLR, UDC e PBD.

Del tema si era già discusso in Gran Consiglio a Coira 14 mesi fa, nel marzo del 2012. Allora il Parlamento aveva deciso di mantenere le due lingue straniere e i contrari avevano annunciato il ricorso agli strumenti della democrazia diretta, una promessa concretizzatasi oggi.