Durante i lavori di costruzione di una casa ad Arbedo, negli scorsi mesi è spuntata una antica e rara strada risalente alla preistoria, all’età del ferro. Si tratta di una scoperta importante non solo per il Ticino ma per tutta la Svizzera. La RSI è stata sul posto ed ha incontrato l’architetto che stava seguendo i lavori al momento della scoperta, Elena Massari.
La professionista racconta che i lavori riguardavano la realizzazione di una casa unifamiliare e, per via dell’ampliamento, il Cantone ha chiesto di fare delle trincee per verificare se ci fossero dei reperti storici che puntualmente sono stati trovati. A questo punto da Bellinzona hanno chiesto di fare degli scavi per poter verificare cosa effettivamente ci fosse al di sotto della terra.
Rossana Cardani, che è capa del Servizio cantonale di archeologia, riferisce a Seidisera che il Cantone già sospettava che in quest’area potesse emergere qualcosa perchè è molto ricca dal punto di vista archeologico. E anche per questo, non appena vengono inoltrate domande di costruzione su determinate aree, si procede esaminando il sito con delle trincee. Se poi dovesse emergere qualcosa, spiega la funzionaria Cardani, allora si procede con uno scavo vero e proprio, che in questo caso è iniziato ad ottobre 2024 ed è terminato all’inizio del 2025.
Arrivano gli esperti per datare i ritrovamenti
Ad un gruppo di tecnici è toccato il compito di scavare per aiutarci a capire com’era quest’area migliaia e migliaia di anni fa. Molto prima dell’anno zero, molto prima che arrivassero i romani. Il lavoro di scavo, come detto, è durato quattro mesi su una superficie di 500 metri quadrati. Il percorso è composto da un imponente muro di terrazzamento, una carreggiata più o meno di un’ampiezza di quattro metri che è stata rilevata su una lunghezza più o meno di 40 metri. Lo stesso gruppo di esperti ha datato questa struttura al attorno al sesto/quinto secolo avanti Cristo, epoca in cui si assiste a una fioritura dei commerci transalpini tra la pianura padana, gli Etruschi e le popolazioni celtiche alpine. E’ molto raro trovare questo tipo di strutture soprattutto di quell’epoca.
Cosa accadrà ora a questa strada? Si trova in proprietà privata e dopo essere stata scoperta, studiata, immortalata e catalogata, verrà ora ricoperta. Non ci si costruirà sopra, ma diventerà il vialetto d’entrata di una casa. Questa è la prassi. Si era cercato di trovare una soluzione per mantenerla a vista, ha riferito l’architetto Massari, ma tra i costi e i lavori - e anche la funzionalità del progetto - non si è riusciti a trovare una soluzione ideale. E per questo si è deciso di coprire, mantenendolo, ma coprendo con la strada di accesso che verrà fatta in seguito.