Ticino e Grigioni

Avvocato alla sbarra

L'accusa è di aver raggirato una cliente, impossessandosi senza il suo permesso di quasi 300'000 franchi. L'imputato nega.

  • 11.02.2020, 19:51
  • 22.11.2024, 19:57
01:36

CSI 18.00 dell'11.02.20 - Il servizio di Daniela Giannini

RSI Info 11.02.2020, 19:47

  • tipress

Una donazione, un prestito, o un’appropriazione indebita per quasi 300'000 franchi? È l'interrogativo attorno a cui ruota il processo in corso alle assise correzionali, con un avvocato e notaio ticinese alla sbarra.

L'ammontare in questione, stando all'imputato, sarebbe stato messo a sua disposizione da una sua cliente tedesca. Venuta a conoscenza, durante una telefonata con l'avvocato, delle difficoltà economiche da lui attraversate, gli avrebbe detto di non preoccuparsi e gli avrebbe messo a disposizione i proventi di una vendita immobiliare già sul conto clienti del legale.

Della donna, deceduta pochi mesi dopo tale telefonata, non esiste però agli atti alcun documento che certifichi le sue volontà nei confronti dell'avvocato. Per il procuratore pubblico Andrea Pagani, che ha chiesto martedì una condanna a 24 mesi di detenzione sospesi condizionalmente, questo accordo telefonico in realtà non c'è mai stato e sarebbe, anzi, una clamorosa invenzione per tentare, a posteriori, di motivare goffamente ripetuti prelievi.

La difesa ha chiesto invece il proscioglimento totale da un'accusa definita infamante, sostenendo che il suo assistito, benché pasticcione nella gestione finanziaria del suo studio, non ha mai avuto intenti criminali. La sentenza è attesa per il pomeriggio di domani, mercoledì.

CSI/ARi

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