Il silenzio del fiume Bondasca ha preso il posto del rumore delle ruspe. Con la conclusione del progetto “Bondo II”, il Comune di Bregaglia ha messo in sicurezza il villaggio devastato dalla frana del Pizzo Cengalo nell’agosto 2017. Otto escursionisti persero la vita, una ventina di edifici furono distrutti e circa una 90ina danneggiati, il nucleo del paese rimase profondamente segnato. Oggi, con una cerimonia ufficiale, la comunità segna la fine di quattro anni di cantiere: Bondo si presenta con un volto nuovo.

Bondo: a 8 anni dalla frana
SEIDISERA 11.09.2025, 18:00
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Il bacino di contenimento e gli interventi collaterali
La protezione è affidata a un bacino di contenimento capace di trattenere “più di 300’000 metri cubi” di materiale, spiega ai microfoni di GrigioniSera il vicesindaco di Bregaglia Ueli Weber. Si tratta di “un’opera robusta, dimensionata per un evento che statisticamente si verifica una volta ogni 300 anni”.

Fernando Giovanoli sulla sinistra e Ueli Weber, a destra
Anche l’investimento è stato importante: 52 milioni di franchi, una decina in più del previsto, di cui 14 a carico del Comune, coperti in gran parte grazie a donazioni. “C’è chi a volte rimprovera il fatto che abbiamo speso oltre 52 milioni di franchi per 200 persone”, ammette il sindaco Fernando Giovanoli intervistato da Keystone, ma “non dobbiamo dimenticare che l’asse stradale, ora rialzato, porta giornalmente lavoratori e ospiti in Engadina, il motore economico del Canton Grigioni”.

Il nuovo ponte
Oltre all’asse stradale, sono stati rialzati i ponti, interrata la linea ad alta tensione e resa più sicura la fermata dell’autopostale.

Grigioni sera
Grigioni sera 10.09.2025, 19:00
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Rinascere nel territorio
Se la cicatrice lasciata dalla frana è ancora visibile, il nuovo Bondo cerca un equilibrio tra cemento e natura. “Il cantiere non ci mancherà”, afferma la presidente di Pro Bondo, Patrizia Guggenheim. L’associazione, che conta 150 membri, è nata nel 2018 dopo la frana del Pizzo Cengalo per fare da tramite fra le necessità della popolazione e le autorità. Nella fase di decisione del progetto di ricostruzione, ha consigliato la giuria: “Gli spazi verdi con gli orti erano un punto che ci piaceva. Oggi sono molto apprezzati”, afferma Guggenheim. All’esterno del bacino crescono ora zucche, porri e insalate.

Patrizia Guggenheim, presidente di Pro Bondo
La ricostruzione non si è limitata alle infrastrutture. Sul torrente Bondasca e sul fiume Maira sono stati condotti interventi anche per il ripristino della fauna ittica, compromessa dalle colate detritiche. Intervistato da Grigioni sera, il guardiano della selvaggina Renato Roganti guarda al futuro con ottimismo: “Vediamo in qualche anno come reagisce la popolazione dei pesci, ma negli ultimi mesi si vedono di nuovo gli aironi cenerini: un segno che c’è da mangiare per loro”. La pesca, vietata in un lungo tratto, potrà forse riprendere nei prossimi anni.

Grigioni sera
Grigioni sera 09.09.2025, 19:00
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Parallelamente, la valle guarda avanti. Prodotti locali, dal latte alle castagne fino ai cereali, sono al centro di un progetto di sviluppo regionale ancora in fase di studio. “Il tentativo è quello di creare valore aggiunto, affinché le persone possano continuare a vivere in Bregaglia costruendosi una propria esistenza”, ha dichiarato a GrigioniSera il granconsigliere Maurizio Michael.
La rinascita passa anche dalla cultura, considerata dal presidente della Fondazione Ciäsa Granda Atelier Giacometti, Jacob Messerli, “un asset pesante”. La fondazione punta a ristrutturare e ampliare il museo Giacometti, con un investimento da 15 milioni.

Grigioni sera
Grigioni sera 08.09.2025, 19:00
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Uno sguardo al futuro
Oggi, per la cerimonia ufficiale che segna la fine del cantiere, il Comune ha invitato 500 ospiti. Non un “festeggiamento”, hanno precisato gli organizzatori, perché il ricordo delle otto vittime rimane vivo e la giustizia dovrà ancora accertare le responsabilità. Ma l’evento vuole restituire un’immagine positiva di efficienza e resilienza. “In otto anni siamo stati capaci di ricostruire, di ricucire una ferita abbastanza grande”, afferma il sindaco Giovanoli a GrigioniSera. “Penso che sia un esempio di come si può intervenire in una zona periferica, però in un contesto urbano. Dimostra una certa sensibilità che spero possa essere mantenuta anche nei prossimi progetti”.
La popolazione, che ha convissuto a lungo con polvere e rumori di cantiere, oggi guarda al futuro con cauto ottimismo. Alcuni giovani stanno tornando, attratti dal richiamo della valle. Anna Giacometti, sindaca al momento della frana e oggi consigliera nazionale, sottolinea ai microfoni di GrigioniSera: “Ma se io penso al mondo, mi preoccupa evidentemente la situazione geopolitica, ma se cerco di limitarmi al comune di Bregaglia sono ottimista”.