Ticino e Grigioni

Prezzi della benzina, il Ticino perde competitività

Il divario di prezzo tra Svizzera e Italia spinge sempre più automobilisti a fare rifornimento oltreconfine. Le stazioni ticinesi soffrono e temono chiusure

  • Ieri, 18:59
  • Ieri, 19:27
04:42

Pieno di benzina tra Svizzera e Italia

SEIDISERA 16.07.2025, 18:00

  • Ti_Press
Di: SEIDISERA/YR 

Nelle ultime settimane si sente sempre di più la differenza di prezzo della benzina tra Svizzera e Italia: fare il pieno di benzina oltreconfine potrebbe far risparmiare fino a 30 franchi per un serbatoio da 50 litri. Le stazioni di servizio ticinesi, dopo aver goduto per parecchio tempo di un cambio vantaggioso, ora sono sempre più in crisi e si valutano ristrutturazioni importanti.

I numeri parlano chiaro soprattutto in autostrada: sull’A2, all’area di servizio di Coldrerio, la benzina senza piombo costa 2,37 franchi al litro, il diesel 2,46. Appena oltre il confine, alla stazione Lario Ovest sulla A9, la prima che si incontra entrando in Italia, si spende 0,64 franchi al litro in meno per la benzina e 0,78 per il diesel. Una differenza che pesa, soprattutto per chi vive o lavora vicino alla frontiera.

Secondo Boris Martinoni, portavoce dell’Associazione ticinese Stazioni di servizio, il problema è duplice: da un lato il tasso di cambio sfavorevole, dall’altro le accise svizzere, che rappresentano circa due terzi del prezzo finale. “Non abbiamo alcun vantaggio competitivo. Con il tasso di cambio attuale e l’euro così debole, conviene di più andare in Italia a fare benzina. Se i frontalieri smettono di venire in Ticino, siamo davvero al limite: si rischia addirittura che siano i ticinesi stessi a preferire fare rifornimento oltreconfine”.

Dall’altra parte del confine, la situazione è vista con occhi diversi. Daniela Maroni, presidente della sede comasca della Federazione italiana Gestori impianti stradali carburanti, ricorda come per 50 anni sia stata l’Italia a subire la concorrenza svizzera. “Una diminuzione di erogato è anche data dal fatto che ci sono in questo momento tante macchine ibride e tante macchine elettriche e quindi un calo ponderale per queste situazioni si sta verificando anche da noi in Italia”.

Il futuro, però, preoccupa. Martinoni non esclude la chiusura di alcune stazioni di servizio ticinesi, soprattutto quelle con personale e negozi annessi. “Il rischio è la perdita di posti di lavoro.” In Italia, invece, si guarda con più serenità grazie alla “carta sconto benzina”, un meccanismo che può essere riattivato rapidamente in caso di necessità.

Perché dunque non introdurre una carta sconto anche in Ticino? “Potrebbe aiutare – conclude Martinoni – sia economicamente che moralmente, soprattutto per i piccoli imprenditori che cercano di resistere in un periodo così difficile.”

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare