Sono 37 i deputati che hanno sottoscritto la richiesta dell’MpS per la convocazione, dopo la pausa estiva, di una seduta straordinaria del Gran Consiglio. La soglia necessaria di 30 adesioni era già stata superata negli scorsi giorni.
Il Movimento per il socialismo (MPS) ha promosso l’iniziativa dopo l’”arrocchino” che ha sancito il controverso scambio di competenze in Governo fra i consiglieri di Stato leghisti Norman Gobbi e Claudio Zali.
Nel testo, inoltrato questo mercoledì al presidente del Gran Consiglio Fabio Schnellmann, si chiede che la discussione venga introdotta da “un rapporto dettagliato del Consiglio di Stato sulle ragioni politiche e amministrative che hanno portato alle decisioni adottate”.
A fronte della richiesta, ci sono alcuni nodi da sciogliere. La data in cui tenere la seduta: la prima utile è il 18 agosto, ma l’Ufficio presidenziale sembra orientato sul 25 agosto. Il luogo: essendo inagibile la sala di Palazzo delle Orsoline per il restauro dell’affresco sul soffitto, potrebbe entrare in linea di conto il Palazzo dei Congressi a Lugano o l’aula magna dell’Arti e Mestieri a Bellinzona. Infine, il quorum minimo da raggiungere per aprire le discussioni: 46 deputati, la metà più uno. Posto che i 37 che hanno firmato ci saranno e che il capogruppo Matteo Quadranti ha già annunciato la presenza dei deputati PLR, la soglia non dovrebbe essere mancata. La Lega, da parte sua, come ventilato dal coordinatore Daniele Piccaluga, potrebbe disertare l’aula.

Mini-arrocco, seduta extra
Il Quotidiano 14.07.2025, 19:00