La gravità delle malversazioni compiute da Luigi Barattolo nell'ambito delle sue attività quale fiduciario e il suo delinquere subito dopo essersi autodenunciato meritano una condanna a 4 anni e 10 mesi da espiare in carcere. La richiesta di pena è stata formulata dall'accusa alla Corte della assise criminali presieduta dal giudice Mauro Ermani riunita martedì a Lugano per giudicare la colpevolezza dell'ex presidente della SAV Vacallo.
L'oggi 44enne è accusato di ripetuta appropriazione indebita, truffa aggravata e falsità in documenti. Nel giro di una decina d'anni, fino al 2017, ha, come da lui stesso ammesso, compiuto una serie di operazioni ai danni di clienti, amici e conoscenti, per un ammontare complessivo di oltre 3 milioni di franchi, in parte serviti per finanziare la squadra di basket fallita nel 2013.
Il processo, dopo l'arringa del difensore dell'imputato, potrebbe concludersi già nel tardo pomeriggio con la comunicazione della sentenza.
Diem/CSI