Avvicinare i giovani alla Guardia svizzera pontificia: era questo lo scopo della giornata informativa di sabato a Bellinzona, aperta a ragazzi dai 12 ai 19 anni interessati dal corpo che da oltre cinque secoli garantisce la sicurezza del Papa.
Era possibile raccogliere documentazioni, visionare filmati e porre direttamente domande a due guardie italofone, presenti insieme al responsabile del reclutamento. Ogni anno arriva qualche decina di candidature. “Abbiamo sempre bisogno di ragazzi che vengono giù a Roma per il servizio, ma vogliamo anche far conoscere la Guardia a tutti gli altri”, ha spiegato il capitano Christian Kühne ai microfoni di SEIDISERA. E di interessati se ne sono visti: “Abbiamo dieci nipoti e allora magari qualcuno di loro è interessato. Siamo fans delle guardie svizzere”, ha raccontato un signore. “Mio figlio sta facendo il militare, ha pensato di venire a informarsi”, ha detto invece una mamma”. “Mi ispira l’idea di mettermi al servizio per la difesa del Papa”, ha concluso invece un 18enne.
Accanto a loro, anche ex guardie con un po’ di nostalgia. Per gli Albrecht, mesolcinesi, è una tradizione di famiglia. Max, 28enne, ha giurato nel 2021 ed è in seguito stato promosso vice caporale. Suo papà aveva servito 30 anni fa. A Palazzo Civico anche il locarnese Gabriele Scaffetta, entrato nel corpo invece da pochi mesi.
Esclusivamente maschile, la Guardia svizzera pontificia accoglie giovani dai 19 ai 30 anni, cittadini svizzeri, celibi, di fede cattolica e che hanno completato un apprendistato o ottenuto la maturità e fatto il servizio militare.

SEIDISERA del 20.09.2025 - Guardie svizzere, la giornata informativa
RSI Info 20.09.2025, 20:25
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