Ticino e Grigioni

Fisioterapisti ticinesi: “Non siamo gli spreconi della sanità”

L’Associazione regionale ticinese di PhysioSwiss sostiene che le tariffe del settore sono le più basse e immutate da 30 anni - Sottolineano come il settore contribuisca ai costi totali LAMal solo per il 5%

  • Un'ora fa
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Fisioterapisti: "non siamo il capro espiatorio"

Il Quotidiano 02.10.2025, 19:00

Di: Il Quotidiano-Laura Pozzi/sdr 

I fisioterapisti ticinesi respingono con forza l’etichetta di “spreconi” del sistema sanitario cantonale. L’Associazione regionale ticinese di PhysioSwiss, che rappresenta circa 700 professionisti, sostiene che le tariffe del settore sono le più basse e immutate da 30 anni, mentre l’evoluzione demografica porta a risparmi grazie alla fisioterapia.

Tamara Roncati, presidente di Physioticino, spiega al Quotidiano che le spese per fisioterapia rappresentano solo il 5% della spesa sanitaria totale in Ticino. L’approccio conservativo, rivela, può prevenire interventi chirurgici o trattamenti più costosi e onerosi.

La popolazione anziana contribuisce all’aumento del numero di prestazioni

Nonostante ciò, dopo l’ennesimo aumento dei premi delle casse malati, l’attenzione si è nuovamente concentrata sull’incremento delle prestazioni fisioterapiche in Ticino, che superano del 60% quelle degli altri cantoni. Roncati spiega ancora che nella regione c’è una popolazione notevolmente più anziana, con patologie croniche e complesse che richiedono un maggior carico di lavoro. Questo si ripercuote inevitabilmente sulla casistica dei pazienti e sulla quantità di cure necessarie. La questione dell’aumento delle prestazioni fisioterapiche ha sollevato preoccupazioni nel settore sanitario. Martedì, la rete dei medici di famiglia Medi X ha proposto una collaborazione più stretta con i fisioterapisti, includendo una carta etica per evitare abusi o trattamenti superflui. Iniziativa che mira a ottimizzare l’uso delle risorse sanitarie e garantire che i pazienti ricevano solo i trattamenti necessari.

Roncati sottolinea l’importanza del processo di prescrizione: “L’iter chiaramente – ribadisce - è quello che il medico prescrive e il paziente si presenta chiaramente con una prescrizione in uno studio. Anche da parte nostra come associazione abbiamo un codice deontologico che definisce comunque quello che sono i comportamenti corretti da parte della nostra professione”. Tuttavia, la presidente non può escludere completamente l’esistenza di qualche vizio nella prassi, considerato che non è nemmeno del tutto chiaro quanti siano esattamente i fisioterapisti sul territorio. Potrebbero essere oltre 850, tant’è che il Dipartimento sanità e socialità (DSS) sta lavorando a una moratoria per ridurre il libero esercizio e il rilascio di nuove licenze.

Il dibattito sulla fisioterapia ha però generato un senso di colpa tra i pazienti più anziani, che dipendono da questi trattamenti per gestire gli effetti delle malattie croniche.

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