Colpevoli di violazione della legge federale sulla concorrenza sleale, ma non del reato di violazione del segreto di fabbrica o commerciale. Sono stati leggermente rivisti i due decreti d’accusa emessi nei confronti del fondatore e di un dipendente della FaciliTI; la ditta a favore della quale, alla fine del 2014, BancaStato sciolse il suo contratto con la ISS Facility Service (dove i due avevano lavorato in precedenza). La sentenza è stata comunicata martedì dalla giudice della pretura penale di Bellinzona Elettra Orsetta Bernasconi Matti.
L’amministratore della FaciliTI, difeso da Goran Mazzucchelli, è stato condannato a 60 aliquote sospese e a una multa di 2'400 franchi. L’altro imputato, rappresentato da Massimiliano Parli, a 30 aliquote (sempre sospese) e a una multa di 1'500 franchi. Le parti dovranno decidere ora se impugnare - come sembra probabile - il verdetto odierno. Rischia dunque di non finire qui una vicenda che quattro anni fa fece discutere parecchio, anche per il procedimento penale (poi sfociato in altrettanti decreti di abbandono) aperto nei confronti di due dirigenti dell’istituto di credito cantonale.
Francesco Lepori