Ticino e Grigioni

Limite 30 km/h, il progetto divide partiti e città

Chiusa la consultazione sulle regole proposte dal Governo per le strade comunali: per Verdi e ATA si indebolisce l’efficacia, per l’UDC la revisione è troppo timida – I Comuni vogliono mantenere autonomia

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Il Consiglio federale dovrà ora valutare le diverse posizioni emerse prima di procedere con eventuali modifiche alle ordinanze.

Il Consiglio federale dovrà ora valutare le diverse posizioni emerse prima di procedere con eventuali modifiche alle ordinanze.

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Di: ATS/dielle 

Il Consiglio federale vuole introdurre regole più chiare sul limite di 30 km/h sulle strade principali comunali, ma il progetto sta dividendo partiti e città svizzere. Partiti e organizzazioni avevano tempo fino a ieri (venerdì) per prendere posizione sulle modifiche proposte dal governo all’ordinanza sulla segnaletica stradale e a quella contro l’inquinamento fonico.

La proposta prevede di garantire la gerarchia della rete stradale in caso di riduzione della velocità sulle carreggiate principali, con una perizia che verifichi che questa condizione sia soddisfatta. Inoltre, si propone l’installazione di pavimentazioni fonoassorbenti per ridurre l’inquinamento acustico. Il Consiglio federale intende in tal modo rispondere a una mozione del consigliere nazionale Peter Schilligger (PLR/LU) approvata dalle due Camere.

Reazioni contrastanti

I Verdi e l’Associazione traffico e ambiente (ATA) criticano il progetto, ritenendo che indebolisca l’efficacia del limite di 30 km/h per la sicurezza stradale e la protezione dal rumore.

Critiche sono state espresse anche da circa 600 città e comuni, che chiedono di non limitare ulteriormente il loro margine di manovra. Le basi giuridiche esistenti prevedono già regole chiare per le regolazioni della velocità, hanno dichiarato l’Unione delle città svizzere (UCS) e l’Associazione dei comuni svizzeri in un comunicato congiunto. Entrambe respingono anche l’obbligo di installare pavimentazioni fonoassorbenti, che comporterebbe notevoli costi aggiuntivi per le città, afferma l’UCS nella sua risposta alla consultazione.

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30 all'ora, i Comuni non ci stanno e scrivono a Rösti

Il Quotidiano 06.11.2025, 19:00

Anche la Lega svizzera contro il rumore si è espressa criticamente, sottolineando come la revisione renderebbe più difficile la riduzione della velocità, che è una misura efficace e comprovata per diminuire il rumore, aggiungendo che queste misure limiterebbero inutilmente il margine di dei Cantoni e dei Comuni.

Da parte sua il Centro sostiene le modifiche proposte dal Governo, ma chiede a sua volta di preservare l’autonomia dei Comuni e di considerare alternative alle pavimentazioni fonoassorbenti.

L’UDC approva “in linea di principio” il progetto, ma non lo ritiene sufficiente e chiede una serie di adeguamenti per evitare quella che definisce “l’insidiosa introduzione di un limite generalizzato di 30 km/h dalla porta di servizio”. In particolare, il partito vuole limitare la riduzione della velocità sulle strade principali a un massimo di otto anni, o introdurre disposizioni per garantire che non vi siano ostacoli artificiali come fermate di autobus nella corsia di marcia o restringimenti della carreggiata.

Infine, il Touring club svizzero (TCS) accoglie con favore l’orientamento della revisione e sottolinea che la proposta gode del sostegno del pubblico.

Con la chiusura della consultazione il Consiglio federale dovrà ora valutare le diverse posizioni emerse prima di procedere con eventuali modifiche alle ordinanze.

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RG 12.30 del 06.12.2025 - Il servizio di Anna Valenti

RSI Info 06.12.2025, 12:44

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