Ticino e Grigioni

Lotta alla violenza domestica, passi avanti in Ticino

Presentato il bilancio annuale, attuate o in fase di realizzazione quasi tutte le misure previste - I numeri di vittime e interventi in leggero calo per il secondo anno di fila

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I numeri in Ticino fanno segnare il secondo leggero calo consecutivo

I numeri in Ticino fanno segnare il secondo leggero calo consecutivo

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Di: pon 

Una persona muore ogni due settimane in Svizzera a causa di violenza domestica, un fenomeno le cui vittime sono nel 70% dei casi donne e che anche il canton Ticino combatte con un programma di 80 misure. Di queste, 79 sono state realizzate, attivate o sono in fase di realizzazione, è stato ricordato martedì mattina alla presentazione del bilancio annuale. Fra i passi avanti sottolineati, oltre allo specifico disegno di legge cantonale, anche l’entrata in funzione a livello svizzero del numero unico a tre cifre e la campagna nazionale di prevenzione “L’uguaglianza previene la violenza”.

I numeri presentati confermano sostanzialmente quelli dell’anno precedente, facendo segnare per la seconda volta consecutiva una leggera diminuzione.

La violenza domestica in Ticino in cifre

Nel 2024 si sono contati 982 interventi di polizia per situazioni di disagio famigliare; sono stati 60 gli allontanamenti coatti degli autori dall’abitazione comune e 142 gli allontanamenti volontari. L’Ufficio dell’assistenza riabilitativa ha seguito 108 autori di violenza, avviando percorsi di sostegno. Le Case protette hanno accolto 48 donne e 52 bambini vittime di violenza domestica. Il Servizio per l’aiuto alle vittime ha registrato consulenze rivolte a 330 persone circa (il 79% donne).

Il direttore del Dipartimento sanità e socialità, Raffaele De Rosa ha ricordato che la violenza domestica è un fatto drammatico per chi la vive e anche un fallimento di tutta la comunità, perché mina la fiducia, la sicurezza e la dignità all’interno delle relazioni più intime. “Il fatto che molti episodi non vegano denunciati rende questa piaga sociale ancora più preoccupate”, ha aggiunto la direttrice del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport, Marina Carobbio Guscetti, ricordando l’importanza dell’educazione e quanto fatto a livello di prevenzione già a partire dalle scuole.

Il presidente del Consiglio di Stato e capo del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi, ha infine spostato l’attenzione sul citato progetto di legge, ora in fase di consultazione, in seno all’amministrazione. La norma si fonda sul quadro legislativo internazionale e nazionale e trae ispirazione dalle leggi di altri cantoni. Mira soprattutto a favorire la collaborazione fra autorità, servizi e società civile.

Proprio in queste settimane è in corso al campagna nazionale di 16 giorni contro la violenza di genere.

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Giornata contro la violenza sulle donne

Telegiornale 25.11.2025, 12:30

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