Ticino e Grigioni

Paese che vai, dialetto che trovi

Un viaggio tra le località della Svizzera italiana e le loro parlate, alla scoperta di un patrimonio che resiste e sorprende ancora oggi

  • Un'ora fa
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  • RSI
Di: Prima ora/Anna Pampuri 

La Svizzera italiana custodisce una grande ricchezza linguistica: tanti dialetti diversi, legati alle valli e ai villaggi, ognuno con i suoi suoni, le sue parole, le sue espressioni. Dalla Riviera alla Vallemaggia, dalla Leventina al Luganese fino al Mendrisiotto, ogni regione conserva una parlata che racconta secoli di vita quotidiana, di incontri e di tradizioni tramandate di generazione in generazione. In poche parole, i dialetti sono la voce autentica della comunità.

Accanto a queste varietà è nato anche il cosiddetto “dialetto della ferrovia”: una lingua comune, modellata sui centri urbani, che ha permesso a chi veniva da valli diverse di capirsi meglio. Una sorta di ponte linguistico, meno marcato e più omogeneo.

Oggi i dialetti sono ancora vivi, ma il loro uso è in calo. Fino a circa 50 anni fa, l’80% della popolazione nella Svizzera italiana parlava il dialetto; oggi solo il 25% lo utilizza regolarmente. A sostenere la sua vitalità ci sono numerose iniziative locali e il lavoro del Centro di Dialettologia e di Etnografia di Bellinzona, che raccoglie vocaboli, registrazioni sonore, toponimi e memorie delle comunità.

Riscoprire i dialetti significa riscoprire i paesi. Significa ascoltare una pronuncia particolare che ti porta subito in una valle, imparare un modo di dire che resiste al tempo, ritrovare radici culturali che collegano passato e presente. È un viaggio che non parla solo di lingua, ma anche di identità, appartenenza e comunità.

Biasca

A Biasca il dialetto è fatto anche di soprannomi e similitudini colorite, che diventano un tratto distintivo nel parlato. Sono espressioni immediate, capaci di fotografare una scena con poche parole, e che rivelano la creatività popolare e il legame stretto con la vita quotidiana del paese. A svelare i segreti di Biasca e del suo dialetto è Elio “Brill” Rè.

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Paese che vai, dialetto che trovi: Biasca

Prima Ora 02.09.2025, 18:00

Isone

A Isone si incontrano parole intraducibili, usate solo qui e difficili da trovare altrove. Sono termini che raccontano usi, abitudini e realtà locali, sopravvissuti al passare del tempo e che oggi rappresentano una memoria linguistica preziosa. Ad accompagnarci alla sua scoperta è Delfina Marti, nata Guerra.

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Paese che vai, dialetto che trovi: Isone

Prima Ora 17.09.2025, 18:00

Val Bavona

In Val Bavona il dialetto ha un suono unico, che colpisce subito chi ascolta. Alcune parole finiscono ad esempio con -ao, un tratto che rende il parlato melodico e particolare. Trasmette la sensazione di ascoltare una lingua che porta dentro di sé l’eco della valle, dura e aspra, ma allo stesso tempo musicale e suggestiva. Una ricchezza che è anche quella dei suoi abitanti, come Tiziano Dadò che per buona parte dell’anno vive a Fontanellate, una delle dodici Terre della valle.

09:36

Paese che vai, dialetto che trovi: la Val Bavona

Prima Ora 08.09.2025, 18:00

Valle di Muggio

Nella Valle di Muggio, come in altre regioni, il dialetto negli anni si è avvicinato all’italiano, senza però scomparire. Ogni paese della valle conserva infatti differenze sottili ma ben riconoscibili. A raccontarci della loro valle e del suo dialetto sono Gilberto Bossi di Caneggio e Nemesio Cereghetti di Muggio.

04:47

Paese che vai, dialetto che trovi: Val di Muggio

Prima Ora 23.09.2025, 18:00

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