Calano le catture di cinghiali, camosci e caprioli, mentre aumentano quelle di cervi. Si possono così riassumere gli esiti della stagione di caccia alta in Ticino, che si è articolata in una prima fase dal 6 al 21 settembre e in una seconda che ha avuto luogo dal 24 al 28 settembre. Quasi 1’800 i cacciatori che avevano ottenuto, per questo periodo, l’autorizzazione agli abbattimenti.

Le variazioni degli abbattimenti fra 2024 e 2025
Ma andiamo nel dettaglio. Per i camosci gli abbattimenti sono scesi dai 619 del 2024 a 463. Una diminuzione che, spiega il DT in una nota diffusa oggi, lunedì, è da ricondurre a una serie di cause, fra le quali una perdita d’attrattiva della caccia a quest’animale e l’eliminazione del secondo giorno di cattura diretta al maschio adulto. In calo, da 389 a 239 esemplari, anche le catture di caprioli: qui la flessione è legata soprattutto ad una moratoria della caccia, stabilita fino al 2027 nei distretti di Blenio e Leventina.
Netto aumento, invece, per le catture di cervi: si è infatti passati su base annua da 1’722 a 2’163 capi. Non è stato però raggiunto il piano di abbattimento volto a limitare i danni al bosco e alla colture agricole. Si renderà quindi necessario aprire la caccia tardo autunnale, che si svolgerà da metà novembre a fine dicembre.
Cinghiali: da 646 a 284 capi abbattuti
Quanto ai cinghiali, i capi catturati sono stati 284 a fronte dei 646 della stagione 2024. Cinque di essi sono stati però confiscati, dal momento che presentavano alti tassi di cesio-137. Nel comunicato si auspica che la tendenza al calo (la quale indica probabilmente una diminuzione delle popolazioni dell’ungulato) venga confermata anche nei prossimi anni nell’ottica della prevenzione dei danni e nel quadro della strategia di prevenzione contro una potenziale epidemia di peste suina africana.
Nell’insieme la stagione di caccia alta si è svolta in modo corretto. Infatti si segnalano poco più di 140 autodenunce e 19 casi di ritiro di patenti per violazioni particolarmente gravi delle normative, tra le quali un caso di bracconaggio (caccia notturna con arma silenziata e visore termico), esercizio venatorio in zone vietate o impiego di mezzi ausiliari proibiti.

Il bilancio della caccia alta nei Grigioni
Il Quotidiano 03.10.2025, 19:00