Cominciano a delinearsi i contorni dell’inchiesta sugli abusi che domenica mattina due richiedenti l’asilo avrebbero compiuto, in un treno diretto a Chiasso, ai danni di una minorenne.
La ragazza aveva trascorso il sabato sera a Lugano, in una discoteca del centro. Si è recata in stazione per tornare a casa. Aveva bevuto, e loro avrebbero approfittato della situazione. Gli inquirenti stanno cercando di capire se l’avessero già incrociata prima, o se tutto sia avvenuto sul convoglio.
All’interno del vagone i due uomini ora in carcere si sarebbero avvicinati a lei, per poi portarla in bagno. Mentre uno faceva da palo, l’altro avrebbe abusato della minore (impossibilitata, nello stato in cui si trovava, a opporre qualsiasi resistenza).
Di qui le accuse di atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere, nonché di atti sessuali con fanciulli. Reati che l’imputato principale avrebbe appunto commesso in correità con il secondo cittadino algerino.
Le telecamere hanno permesso alla polizia di identificarli, e di trarli successivamente in arresto. Giovedì il giudice dei provvedimenti coercitivi Ursula Züblin ha ordinato la loro carcerazione preventiva. I due dovranno rimanere in cella almeno fino agli inizi di dicembre.
Entrambi – si è appreso sempre in giornata – non avrebbero precedenti penali. Gli accertamenti medico legali hanno stabilito che sono maggiorenni. Del caso, affidato alla procuratrice Petra Canonica Alexakis, si occupa quindi il Ministero pubblico.

Presunti abusi su una minorenne, si delineano i contorni
Il Quotidiano 12.10.2023, 19:37