L’appuntamento con Elisa è in un albergo di Basilea, una delle tappe di un viaggio continuo che intraprende per condividere la sua musica. Ci accoglie con un sorriso disarmante da tanto è puro, sincero e disponibile. Inizia così un racconto, un dialogo, un flusso. Ci parla dei suoi tour, dapprima del “Back to the Future Live Tour” che ha voluto sostenibile, poi di una ”Intimate night” che proporrà nei teatri. Ci riporta alle sue origini, agli inizi dove un’anima che vola libera come la sua si è dovuta confrontare con le regole della musica. Ci convince che l’unica regola è quella dell’abbandono, dell’autenticità, del pensare a qualcosa più grande del nostro ego. Ci confida di come la musica sia uno strumento prezioso per elaborare ed esorcizzare il passato, a volte doloroso. Ci svela i suoi desideri più profondi e le speranze per il futuro. Quando parli con Elisa non ti accorgi del tempo che passa, ma hai la consapevolezza di ricevere così tanto da non riuscire a trattenere tutto, le mani colme straripano e a lei sembra non importare di non avere nulla in cambio.
La generosità di animo e di musica di Elisa nell’intervista a cura di Isabel Piazza per il pubblico della RSI.