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I dischi del mese di febbraio 2023

Rassegna stampa musicale internazionale con: Yo la Tengo, Molly, Caroline Polacheck, Italia 90, Deleo

  • 28.02.2023, 23:04
  • 14.09.2023, 09:01
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Ogni mese guardiamo alle uscite degli ultimi trenta giorni, lasciandoci guidare dalle recensioni delle testate specializzate. Dalle star affermate all'underground, ecco gli album che meritano ascolto e attenzione.

Francia: Deleo, The Best Is Yet To Be

I Deleo sono ancora una band giovane (nata nel 2018) e quindi, per definizione, perfettibile.
The Best Is Yet To Be, tuttavia, è una definizione perfetta del loro futuro. Ogni brano suona perfettamente al suo posto, ben mixato da Philippe Uminski: come se ognuno fosse un traguardo, mentre si tratta solo dell'inizio di una bella avventura, piena di promesse. Terminare l’album con l'ammaliante
Game Lover indica che la band ha il potenziale per sviluppare nuovi voli di fantasia, e farli approdare alle orecchie di tutti. Insomma, un grande successo. Che per fortuna il Covid non è riuscito a distruggere. (Culturesco.com)

USA: Yo La Tengo, This Stupid World

Un sentimento di rassegnazione caratterizza gran parte di
This Stupid World, a prescindere dalla vivacità di gran parte delle canzoni. "Ogni giorno, guardare fa male", canta Ira Kaplan all'inizio di
Fallout, una delle loro canzoni più magnetiche di sempre. "Mi girerei dall'altra parte se solo potessi". I problemi sono ovunque, impossibile sfuggirgli, come dall'aria inquinata. E non è solo all'esterno: Kaplan lamenta la sua incapacità di superare le trappole dell’ego durante la splendida, agrodolce
Apology Letter. (Pitchfork.com)

USA: Caroline Polacheck, Desire, I Want To Turn Into You

Un'artista che va in tournée con Dua Lipa, co-scrive quella che forse è la canzone di Beyoncé più strana di tutti i tempi, ma non diventa davvero famosa. Piuttosto diventa un’icona, per i ragazzi cool della costa est americana. Una it-girl! Potrebbe essere Kate Bush - a cui la Polachek viene spesso paragonata, con suo grande dispiacere - se Kate Bush avesse sfilato per il marchio americano Eckhaus Latta, che grida “Downtown Manhattan”, se Kate Bush fosse stata una figlia degli anni Ottanta. Un'aspirante musa di Steven Meisel, in pantaloni di pelle, con i capelli perfettamente in ordine. Ma il fatto è che la sua musica è davvero buona. Non è tutta estetica e artificio. La sua musica non è uno di quei progetti artistici un po’ fashion, non è la solita ragazza bianca con occhiali da sole rettangolari che rappa pigramente al ritmo di una Roland 808. (Npr.org)

Austria: Molly, Picturesque

E ancora una volta, ecco un gruppo austriaco: questa volta si tratta di Shoegaze da Innsbruck, per una band che è già stata definita "Sigur Ros del Tirolo".
Picturesque è stato scelto come album della settimana da StereoGum, mentre il duo Molly (sotto contratto con la prestigiosa londinese Sonic Cathedral) cammina sonnambulo e sicuro sui sentieri tracciati da Slowdive, Swans e Alcest. (Tonspion.de)

UK: Italia 90, Living Human Treasure

Complici il nome del progetto e alcuni concerti degni di essere ricordati, il debutto degli Italia 90 era riuscito a suscitare più hype da noi che nella patria stessa del quartetto. Inutile ricordare che il Regno Unito sia ormai traboccante di gruppi che rispondono al suadente richiamo della nuova corrente post-punk, ognuno con un’accezione più o meno differente, e il rischio di finire archiviati in meno di un paio di singoli è piuttosto alto. Urgono quindi un ampliamento e una diversificazione del ventaglio delle sonorità, oltre a una capacità compositiva elevata (e penne affilate come coltelli). (Ondarock.it)

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