È sempre caccia all'uomo
Uno dei membri del commando, il 18enne Hamid Murad, si è consegnato alla polizia nella notte. Si cercano i fratelli Kouachi
È sempre caccia all'uomo, o meglio, agli uomini in Francia. La polizia sta conducendo blitz in diverse località. In stato di fermo sette persone, che sarebbero tutte legate ai due autori ricercati della strage: Said e Cherif Kouachi, 32 e 34 anni. Franco-algerini, sono tornati dalla guerra in Siria l'estate scorsa e il più anziano era già stato condannato a 3 anni di carcere (di cui 18 mesi sospesi) nel 2008 in quanto componente di di un gruppo che inviava combattenti estremisti in Iraq. "La principale preoccupazione è che possano tornare in azione", ha detto il premier Manuel Valls.
Il 18enne Hamid Murad, che sarebbe il cognato di uno dei due, s'è consegnato spontaneamente alle forze dell'ordine nella notte a Charleville-Mézières (nelle Ardenne). Avrebbe ricoperto il ruolo di "spallone" e autista dell'atto terroristico al Charlie Hebdo, costato la vita a 12 persone. I feriti sono una decina di cui i 4 più gravi sono usciti nella notte dalla fase critica.
Il presidente François Hollande ha decretato che quella di oggi, giovedì, sarà una giornata di lutto nazionale. L'Europa, ma non solo, si mobilita e scende in piazza contro il terrorismo. Anche in Svizzera: manifestazioni si sono svolte nella serata di mercoledì a Ginevra, Losanna e Berna. Molte le reazioni all'attacco perpetrato nella redazione del settimanale di satira francese Charlie Hebdo. A nome del Consiglio federale e della popolazione svizzera la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga ha espresso vicinanza ai parenti delle vittime.
Red.MM/Not/ATS/Swing
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