Il primo ministro danese Mette Frederiksen, a nome del suo Paese, ha espresso ufficialmente martedì le proprie scuse alle centinaia di bambini, ricoverati in 19 case famiglia gestite dallo Stato, che in passato sono stati vittime di abusi.
"Scusate. Scusate per le ingiustizie fatte a voi e ai vostri cari - ha esordito Frederiksen, visibilmente commossa durante la cerimonia nella sua residenza di Marienborg, dove ha ospitato decine di vittime - "A nome della Danimarca: scusate". "Queste scuse per noi valgono tantissimo", ha dichiarato in lacrime uno di loro. La premier ha poi sottolineato che la responsabilità non era dei bimbi, ma "di adulti che non sono intervenuti".
Stando a quanto emerso dall’inchiesta, dal 1945 al 1976 i minori sono stati esposti ad aggressioni fisiche, psicologiche e sessuali senza nessun intervento da parte delle autorità statali, che erano invece responsabili della loro supervisione. Solo nel 2005 i casi sono venuti alla luce grazie ad un documentario mandato in onda sulla radio danese. Sei anni dopo un’indagine ha rivelato l’intera portata dei fatti e da quel momento attivisti e vittime hanno richiesto le scuse ufficiali.