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Arrestata anche la compagna di Protasevich

Anche la donna, una 23enne, a bordo dell'aereo dirottato in Bielorussia. Fioccano le richieste di liberazione del giornalista. Minsk: "Rispettate le regole internazionali"

  • 24 maggio 2021, 12:38
  • 10 giugno 2023, 11:14

Notiziario 10.00 del 24.05.2021

RSI Mondo 24.05.2021, 12:29

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Di: ATS/dielle

Le autorità bielorusse hanno arrestato almeno un altro passeggero del volo Ryanair atterrato ieri d'urgenza a Minsk. Come riferisce il servizio russo della BBC, insieme all'ex direttore del canale Telegram Nexta Roman Protasevich, è stata arrestata la sua partner, una cittadina russa di 23 anni, Sofia Sapega, che sta frequentando un master all'Università Europea di Scienze Umanistiche di Vilnius nell'ambito del programma di diritto internazionale e dell'UE.

"L'Università sta facendo ogni sforzo perché Sofia Sapega venga rilasciata il più presto possibile", ha detto il portavoce dell'ateneo Maxim Milta. Lo riporta la testata Meduza.

Minsk: "Rispettate le regole internazionali"

Dalla Bielorussia è arrivata oggi (lunedì) anche la prima reazione, con il ministero degli Esteri che ha affermato all'agenzia russa RIA Novosti che il caso dovrebbe essere visto dal punto di vista della sicurezza che è stata fornita. "Le azioni di Minsk hanno rispettato pienamente le regole internazionali stabilite", ha aggiunto il ministero sottolineando come in Occidente venga politicizzata la situazione e vengano tratte conclusioni affrettate.

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Le reazioni da Bruxelles e USA

Nel frattempo sul fronte internazionale nelle ultime ore stanno fioccando le prese di posizione, spesso dai toni duri. “Chiediamo l'immediata liberazione del giornalista e attivista Roman Pratasevich. Nell'attuare questo atto coercitivo, le autorità bielorusse hanno messo a repentaglio la sicurezza dei passeggeri e dell'equipaggio" ha affermato ad esempio l'Alto rappresentante UE Josep Borrell. "È necessario condurre un'indagine internazionale su questo incidente per accertare qualsiasi violazione delle regole dell'aviazione internazionale - aggiunge Borrell -. Questa situazione verrà sollevata nella prossima riunione del Consiglio europeo. L'UE valuterà le conseguenze di questa azione, compresa l'adozione di misure contro i responsabili".

Anche dagli USA si sono levate voci molto critiche e la Casa Bianca “condanna duramente” il comportamento della Bielorussia. Stati Uniti che a loro volta chiedono il rilascio del giornalista bielorusso.

Al coro critico si unisce anche Amnesty International che, per bocca della sua direttrice Marie Struthers ha chiesto un intervento dell’UE e della comunità internazionale “senza indugio”. “Anche se suona come una straordinaria trama di Hollywood, non lo è - afferma la dirigente di Amnesty -. La realtà di questo apparente atto di pirateria aerea è agghiacciante. L'Unione europea e il resto del mondo devono reagire senza indugio e chiedere l'immediata liberazione di Raman Pratasevich. Gli dovrebbe essere permesso di lasciare la Bielorussia e viaggiare in un Paese di sua scelta".

L’associazione ricorda poi che l’anno scorso Nexta e i suoi canali gemelli sono stati dichiarati "estremisti" e successivamente banditi in Bielorussia dai servizi di sicurezza del Paese, nell'ambito di "una brutale repressione delle autorità contro il dissenso pacifico nel Paese scattata dopo i controversi risultati delle elezioni presidenziali del 9 agosto".

L’inchiesta ONU sulle violazioni dei diritti umani nel Paese

Su quanto è avvenuto e sta avvenendo in Bielorussia, al di là dell’ultimo fatto di cronaca, l’ONU negli scorsi giorni ha istituito una commissione d’inchiesta per far luce sulle violazioni dei diritti umani nel Paese.

Secondo l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo Michelle Bachelet, è evidente il "modello cronico e di lunga data delle violazioni sistemiche in Bielorussia". Violazioni che, a suo avviso, sono diventate più intense nel contesto delle elezioni presidenziali e non solo, mentre "le libertà fondamentali sono sistematicamente negate". "Il lavoro della missione d'inchiesta svolgerà un ruolo importante nel garantire la responsabilità delle violazioni che hanno alimentato la crisi", ha detto Bachelet.

Sono tre i esperti nominati dall'ONU per questo incarico: Karinna Moskalenko, avvocato russo che assumerà la presidenza della commissione, Susan Bazilli, canadese direttrice del progetto internazionale per i diritti delle donne e il serbo Marko Milanović, professore di diritto internazionale.

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