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Nisman, tesi suicidio vacilla

La porta della casa del giudice morto era aperta. Niente polvere da sparo sulla mano della vittima

  • 22 gennaio 2015, 07:54
  • 7 giugno 2023, 03:54
Una manifestante esprime solidarietà al magistrato trovato morto

Una manifestante esprime solidarietà al magistrato trovato morto

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S’infittisce sempre di più di mistero la morte del giudice argentino Alberto Nisman, trovato senza vita domenica notte in un edificio di lusso nel centro di Buenos Aires.

Il procuratore federale Alberto Nisman

Il procuratore federale Alberto Nisman

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Nisman, che era incaricato di seguire le indagini per appurare responsabilità e mandanti dell’attentato alla mutua ebraica Amia nel 1994, doveva presentarsi lunedì davanti al Parlamento per mostrare i risultati del suo lavoro e provare così le accuse rivolte alla presidente Cristina Kirchner, che avrebbe fatto di tutto per aiutare gli agenti iraniani sospettati di essere gli autori della strage.

Il giorno dopo il ritrovamento del corpo, steso nel bagno di casa con un colpo di pistola in testa, gli inquirenti avevano insinuato la pista del suicidio, immediatamente accolta dal Governo, ma rifiutata categoricamente dall’opposizione.

Martedi, però, la perizia balistica ha escluso resti di polvere da sparo nella mano di Nisman: il giorno dopo è arrivata la testimonianza del fabbro che è stato chiamato per forzare la porta di casa, il quale ha dichiarato che l’ingresso di servizio non era chiuso a chiave e che da lì si poteva tranquillamente entrare.

L’ultimo tassello a far vacillare la tesi del suicidio arriva dalla scoperta di un terzo accesso all’appartamento, tramite un corridoio dove sono situati gli impianti di aria condizionata.

Quaranta milioni di argentini non parlano ormai d’altro e quasi tutti si improvvisano detective. Sebbene i documenti raccolti da Nisman siano stati protetti dai suoi collaboratori, l’attenzione generale è ora rivolta verso la morte del giudice.

I sostenitori del Governo Kirchner credono all’ipotesi di un complotto, di un crimine costruito ad arte per danneggiare la presidente.

Per l’opposizione si tratta di un omicidio e in molti ipotizzano la mano dell’Esecutivo. Persino il popolarissimo attore Ricardo Darin (oscar per “Il segreto dei suoi occhi”) ha voluto dire la sua. “Fatico a credere che un giudice che sarebbe dovuto essere protetto con tutti gli organismi dello Stato sia stato lasciato solo. Se questo è successo a una persona come lui, immaginiamoci cosa può capitare a noi giorno dopo giorno”. Domanda legittima considerando il fatto che Nisman aveva a disposizione dieci agenti di custodia, ma che nessuno di loro stava presidiando l’appartamento il giorno della sua morte.

Emiliano Guanella

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