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Ostaggio decapitato dall'IS

Si tratterebbe di Peter Kassig. Lo afferma lo Stesso Stato Islamico in un video pubblicato sul web

  • 16 novembre 2014, 11:22
  • 7 giugno 2023, 01:11
I genitori di Kassig avevano implorato in ottobre che il figlio venisse risparmiato

I genitori di Kassig avevano implorato in ottobre che il figlio venisse risparmiato

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Lo statunitense Peter Kassig, ostaggio dello Stato Islamico (IS), sarebbe stato decapitato. Lo rivendica lo stesso IS in un video pubblicato sui social media domenica nel quale viene mostrata anche l'uccisione di quindici persone, presentati come soldati siriani.

Il 26enne, convertitosi all'Islam cambiando il suo nome in Abdul Rahman, era detenuto da un anno in Siria. Era apparso il 6 ottobre nelle riprese che mostravano l’esecuzione del britannico Alan Henning e nel quale gli jihadisti lo indicavano come prossima vittima occidentale, la quinta uccisa in questo modo.

Ex soldato americano, Kassig ha servito nell’esercito durante la guerra in Iraq prima di essere congedato per motivi medici. Nel 2012 è partito per il Libano come volontario per aiutare i profughi palestinesi e siriani in fuga dalla guerra civile.

In ottobre la sua famiglia aveva lanciato un appello affinché venisse risparmiato.

afp/ats/ZZ

Dal TG20

16.11: Un'altra decapitazione

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