"Tutta la Francia zona verde"

"Da domani tutta la Francia diventa zona verde", lo ha annunciato domenica sera Emmanuel Macron, in un discorso televisivo. Il presidente della Repubblica ha confermato che "si potrà tornare ovunque al ristorante", anche nella zona di Parigi che era rimasta sotto sorveglianza. "Da domani sarà possibile viaggiare nei Paesi europei, dal primo luglio fuori dall'Europa", ha aggiunto.

"Se possiamo riaprire il Paese è perché ad ogni tappa dell'epidemia, ognuno ha fatto la sua parte. Lo Stato ha tenuto", ha proseguito, precisando tuttavia che "l'estate 2020 non sarà come le altre, dovremo seguire l'evoluzione dell'epidemia per prepararci. La lotta contro l'epidemia non è finita, ma sono felice con voi di questa prima vittoria contro il virus".

Il presidente francese ha anche annunciato che "da domani gli asili, le scuole elementari e le medie si prepareranno ad accogliere tutti gli studenti in modo obbligatorio e dal 22 giugno secondo le normali regole di presenza".

Nelle case di riposo e nelle strutture per anziani non autosufficienti, le visite saranno "autorizzate" a partire da lunedì. Per quanto riguarda il secondo turno delle elezioni comunali, potrebbe benissimo "svolgersi nei comuni interessati il 28 giugno", ha annunciato, aggiungendo che sarà comunque necessario "evitare per quanto possibile raduni che rimarranno molto sorvegliati perché sono la principale occasione per la diffusione del virus".

Di fronte alla brutale crisi economica che incombe, ha escluso l'aumento delle tasse per finanziare le spese legate alla crisi, ma ha avvertito che "dobbiamo lavorare e produrre di più". "La ricostruzione economica, ecologica e solidale sarà la chiave della nostra indipendenza", ha detto.

All'indomani delle manifestazioni contro la violenza della polizia e il razzismo in tutta la Francia, ha promesso "nuove e forti decisioni per le pari opportunità", assicurando che "saremo duri di fronte al razzismo, all'antisemitismo e alla discriminazione". Gli agenti di polizia e i gendarmi "meritano il sostegno delle autorità pubbliche e il riconoscimento della nazione", ha insistito.

"La Repubblica non cancellerà alcun nome o traccia della sua storia", ha aggiunto, riferendosi a monumenti legati alla storia coloniale o alla tratta degli schiavi.