Con la benedizione del Quirinale, dove ha avuto un incontro di un'ora a mezza con Giorgio Napolitano, dopo il Consiglio dei ministri di venerdì sera Enrico Letta ha annunciato che chiederà entro martedì la fiducia al Parlamento su un discorso programmatico.
Il premier italiano vuole che le forze politiche chiariscano la loro posizione: "O si rilancia l'azione del Governo o tutti a casa", è la sua sfida. "Non ho intenzione di vivacchiare", ha affermato, di fronte alla minaccia di dimissioni dei parlamentari fedeli a Silvio Berlusconi di inoltrare le dimissioni in caso di decadenza del loro leader da senatore.
Nel frattempo, nessuna decisione: è caduta così la manovra che avrebbe potuto scongiurare il paventato aumento dell'IVA. E' l'esito di un'inagibilità politica "che impedisce di impegnare il bilancio su operazioni da miliardi", secondo il premier, mentre Renato Schifani del PdL lo accusa: "La sua responsabilità è gravissima".
RedMM/pon
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La corrispondenza di Claudio Bustaffa
RSI Cronaca 28.09.2013, 14:48