Svizzera

Accordo quadro, firma rinviata

Il Governo non lo sottoscrive, in attesa dei chiarimenti chiesti all'Esecutivo comunitario

  • 7 giugno 2019, 16:48
  • 9 giugno 2023, 12:18

NOT 15.00 del 07.06.2019 Accordo quadro

RSI Svizzera 07.06.2019, 17:06

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Il Consiglio federale non intende firmare, almeno per ora, l'accordo istituzionale concluso con i Ventotto e ha inviato una lettera al presidente dell'Esecutivo comunitario, Jean-Claude Juncker, chiedendo chiarimenti su protezione dei lavoratori (è pretesa la sicurezza giuridica), aiuti di Stato (le disposizioni non devono essere applicate in modo orizzontale all'intesa di libero scambio del 1972) e direttiva sulla cittadinanza europea (nessun obbligo di adottarla).

Nell'attesa, come indicato venerdì, si aspetta il riconoscimento dell'equivalenza della Borsa svizzera oltre la fine di giugno.

Al di là delle precisazioni richieste, il Governo, nella missiva sottoscritta da Ueli Maurer, riafferma la sua volontà di trovare soluzioni, convinto che il risultato dei negoziati corrisponda in larga misura agli interessi del paese. Si dice altresì certo che, nella sua forma attuale, non potrebbe superare lo scoglio del voto popolare.

Dalla Radio

  • RG 18.30 del 07.06.19 - La corrispondenza di Mattia Serena

    RSI Svizzera 07.06.2019, 20:35

  • RG 18.30 del 07.06.19 - Le reazioni raccolte da Gian Luca Olgiati

    RSI Svizzera 07.06.2019, 20:33

  • RG 18.30 del 07.06.2019 - L'analisi di Elisa Raggi

    RSI Svizzera 07.06.2019, 20:49

  • RG 18.30 del 07.06.2019 - La corrispondenza da Bruxelles di Tomas Miglierina

    RSI Svizzera 07.06.2019, 20:50

  • Notiziario 17.00 del 07.06.19 - Il commento del consigliere federale Ignazio Cassis

    RSI Svizzera 07.06.2019, 19:07

Chi plaude e chi critica

La decisione di rinviare la firma in attesa di chiarimenti suscita il plauso del Partito socialista: ciò permetterà di sostenere le misure d'accompagnamento e di proteggere i salari, così come di delucidare gli aspetti riguardanti l'aiuto sociale. Soddisfazione viene espressa anche dall'organizzazione padronale Unione arti e mestieri, per la quale parafare l'intesa non è questione urgente, e dal sindacato Travail.Suisse. La scelta, per contro, è solo parzialmente condivisa dai liberal-radicali, che si sarebbero aspettati una risposta chiara -o sì o no- da parte dell'Esecutivo, e dai democentristi, scettici più che mai. Dal canto suo, la Commissione europea ha accolto favorevolmente le dichiarazioni del Consiglio federale, qualificandole d'evoluzione positiva, almeno in linea di massima. La lettera inviata da Berna sarà ora oggetto d'attento esame e una risposta verrà data in tempo utile.

ATS/dg

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