Cani che fiutano chi è positivo

Anche la Svizzera testerà l'utilizzo di cani per scovare il coronavirus nelle persone: saranno utilizzati tre quattrozampe, uno dell’esercito e due dei servizi di sicurezza dell’ONU, nel progetto promosso dagli ospedali universitari di Ginevra.

Se i risultati saranno all'altezza delle aspettative, entro la fine di marzo e previa approvazione del protocollo di procedura da parte della Commissione etica per la ricerca sugli esseri umani, si darà il via all'utilizzo dei cani per dei test preliminari, un po' come avviene per i test rapidi in occasione di assembramenti, come scuole, manifestazioni, appuntamenti sportivi e scuole reclute.

Per l'addestramento agli animali saranno sottoposte delle pezzuole impregnate da secrezioni della pelle di due campioni di persone, uno positivo e l’altro negativo al virus. Questo sistema per individuare la presenza del virus è più vantaggioso in quanto meno invasivo dei test normali, meno costoso e non sovraccarica i laboratori per le analisi dei tamponi.

I cani sono già utilizzati per individuare altre malattie e i primi risultati ottenuti in Francia e Germania hanno mostrato che riescono ad identificare il coronavirus nel 90% dei casi, a volte ancora prima che le persone interessate manifestassero dei sintomi.