USAM: Fabio Regazzi dice sì

Fabio Regazzi aveva tempo fino al 20 dicembre, ma venerdì il neoeletto consigliere nazionale ticinese ai microfoni della RSI ha confermato di volersi lanciare nella corsa alla guida dell'Unione svizzera arti e mestieri (USAM), che dopo la mancata rielezione in Parlamento di Jean-François Rime, cerca un nuovo presidente.

In gennaio, verranno scelti i candidati da presentare all'assemblea, che ad aprile eleggerà il presidente. Il deputato PPD ha parlato di una sfida stimolante, anche perché nessun ticinese è mai stato a capo dell'USAM. "Da buon cacciatore non intendo vendere la pelle dell'orso prima di averlo catturato, ma credo di avere chance abbastanza buone", ci ha detto Fabio Regazzi che presiede l'Associazione industrie ticinesi.

Identikit: lingue nazionali, imprenditore, parlamentare

Padronanza delle lingue nazionali, parlamentare a Berna e imprenditore. Questo il profilo richiesto dall'USAM. Regazzi corrisponde pienamente. Oltretutto, l'ultimo presidente del campo PPD risale agli anni '90 e l'impressione è che si voglia cambiare corso, visto che nei suoi 8 anni di presidenza il democentrista Jean-François Rime è spesso stato criticato per aver difeso più le posizioni del suo partito che quelle dell'USAM.

Altro dettaglio non indifferente: da questa legislatura Fabio Regazzi farà parte della commissione dell'economia, la più ambita dai parlamentari. Condizione quasi indispensabile per il presidente di una delle associazioni economiche più importanti del Paese. Vi farà parte però anche la PLR Daniela Schneeberger, altra papabile e attuale vicepresidente.