Ticino e Grigioni

Come funziona l'accoglienza in Ticino

Finora 1'600 profughi assegnati al Cantone, 1'207 hanno già lo statuto - Da Chiasso ai centri regionali, nella terza fase in appartamento - Nessun indennizzo per i privati che ospitano volontariamente

  • 31 marzo 2022, 18:41
  • 23 giugno 2023, 17:51
Prima tappa a Chiasso

Prima tappa a Chiasso

  • tipress
Di: pon/Cca

In Ticino sono 1'207 i profughi ucraini ad avere ricevuto il permesso S, 194 sono ospitati nei centri di accoglienza del cantone. Del numero totale di profughi arrivati in Svizzera, l’8% sono stati attribuiti al Canton Ticino. Come già annunciato ieri (mercoledì) dalla segretaria di Stato della migrazione (SEM) Christine Schraner Burgener saranno circa 1'000 persone al giorno ad arrivare nel nostro Paese.

In un mese il Cantone ha superato il numero di profughi indicato dalla SEM per l’anno 2022, ha ricordato Raffaele De Rosa, direttore del Dipartimento della sanità e della socialità in occasione della conferenza stampa per l’accoglienza dei profughi ucraini. “In questo momento è importante dimostrare flessibilità, cooperazione e reattività” ha ricordato il consigliere di Stato.

Per supportare le varie fasi dell’accoglienza il cantone ha messo in atto un piano di accoglienza.

FASE 1 - Annunciarsi al centro di Chiasso per ricevere lo statuto di protezione S: lo statuto dà accesso alla cassa malati, di ricevere le spese per l’alloggio e il forfait di sostentamento. I profughi non registrati non potranno godere del permesso S.

FASE 2 - Indirizzamento al centro di Cadenazzo: verranno fornite prestazioni di aiuto e di supporto medico-infermieristico. Verranno anche registrate le informazioni dei profughi. Saranno a disposizione un’infermiera e un medico volontario che si potranno avvalere del sistema ospedaliero del territorio. I profughi ricevono inoltre le informazioni sulle vaccinazioni.

FASE 3 - Alloggio in luoghi collettivi e collocamento in appartamenti privati: l’organizzazione SOS Ticino aiuta il cantone nella ricerca di alloggi. Nei centri regionali collettivi, tramite nove moduli, i profughi verranno introdotti alla realtà del nostro cantone, saranno inoltre previsti momenti di socializzazione.

Il piano cantonale per l’accoglienza

A chi segue il percorso viene riconosciuto il canone locativo

Per coloro che verranno collocati nei centri cantonali in locazione è previsto il riconoscimento di un canone locativo e comprensivo delle spese accessorie e quelle di consumo (acqua, elettricità). Gli appartamenti privati invece devono essere messi a disposizione unicamente su base volontaria e gratuitamente dei cittadini. I costi non verranno riconosciuti.

Per i privati: annunciare i profughi

I privati sono invitati ad annunciare le persone accolte per ricevere lo statuto di protezione S, in seguito all’annuncio sarà possibile prendere un appuntamento per l’ospitalità. Si ricorda di prestare attenzione alla complessità dell’ospitalità, specialmente da un punto di vista emotivo.

Accoglienza di minori senza genitori

A oggi, alle autorità cantonali risultano in Ticino cinque minori senza genitori, ma si suppone che la realtà sia diversa. I minori non possono essere ospitati dai privati se non vi è un legame di parentale e devono essere annunciati al centro di accoglienza di Chiasso o alle autorità. I casi di chi non ha un legame di parentela con il bambino e può comprovare di aver ricevuto l’affido temporaneo dai genitori rimasti in Ucraina verranno valutati singolarmente.

Per maggiori informazioni, rivolgersi sul sito del Cantone: www.ti.ch/ucraina o chiamare il numero 0800 194 194

'Stimiamo 1000 arrivi al giorno'

SEIDISERA 30.03.2022, 21:01

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