Pene comprese tra i 20 mesi sospesi e 6 anni e 4 mesi da espiare sono le condanne inflitte giovedì pomeriggio dalla Corte delle Assise criminali nei confronti dei 6 giovani che, a cavallo fra il 2020 e il 2021, sequestrarono, picchiarono e quasi uccisero un conoscente 18enne per un debito di droga.
La Corte delle Assise criminali, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, ha riconosciuto 3 degli imputati colpevoli di tentato omicidio intenzionale, sequestro di persona e rapimento aggravato. La pena più pesante è stata inflitta a colui che è stato ritenuto la mente e mandante della serie di delitti, un 32 enne colombiano. A lui sono stati inflitti 6 anni e 4 mesi di carcere e 10 anni di espulsione dalla Svizzera. 5 anni invece agli altri due, con l'espulsione dalla Svizzera per 7 anni per uno di loro.
Per gli altri 3, a vario titolo per sequestro di persona e lesioni gravi, sono state decise pene tra i 4 anni e 8 mesi. E 20 mesi sospesi sono stati dati all'imputato che ha avuto il ruolo più marginale nella brutta vicenda e che, a tratti, ha pure tentato di proteggere la vittima. Il tentato omicidio è stato attribuito ai 3 imputati in particolare per i calci alla testa e pure una sprangata inflitte alla vittima che potenzialmente avrebbero potuto causarne la morte. La colpa dei 6, secondo la Corte è grave. Si è trattato di fatti oltremodo preoccupanti. L'agire è stato quello di veri e propri aguzzini con la propensione a delinquere. E' verosimile che contro la sentenza alcuni imputati interpongano ricorso.
RG 12.30 del 21.02.2022 Il servizio di Giorgia Roggiani
RSI Info 21.02.2022, 13:47
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Giovani picchiatori a processo
Il Quotidiano 22.02.2022, 19:00