"E lei? Avrebbe detto di sì?"

Chi naviga in rete è facile che incappi in raggiri di ogni tipo, tra cui anche sentimentali. A rendere attenti gli internauti su un fenomeno che non risparmia nessuno, sono i corpi di polizia comunali e cantonali. Autorità che, giovedì, hanno lanciato la seconda parte della campagna nazionale di prevenzione delle cybertruffe: "E lei? Avrebbe detto di sì?".

Attraverso questa nuova iniziativa, le forze dell'ordine intendono sensibilizzare giovani, anziani, uomini e donne sui pericoli legati ad una forma di truffa virtuale, con la quale vengono colpite le persone alla ricerca di un partner in internet. I malfattori, facendo leva sui sentimenti, riescono a estorcere alle vittime anche cifre importanti di denaro, per poi svanire nel nulla, così come sono comparsi. Un inganno reale, commesso sulla rete in modo del tutto virtuale.

L'Ufficio federale di statistica ha rilevato un aumento importante di frodi online, passate da 9’238 nel 1990 a 16’319 nel 2018 (+76.7%). Gli esperti ritengono questi dati in difetto, considerato che le vittime spesso non denunciano i raggiri per vergogna. A titolo di esempio viene ricordato il caso di un pensionato che, nel 2017, ha donato a una partner virtuale ghanese quasi 400'000 franchi, per poi ritrovarsi con il cuore infranto e il conto corrente bancario alleggerito.

Alcuni suggerimenti:

• Non fidatevi mai di una persona che conoscete solamente in internet!

• Non trasmettete mai password e copie o scansioni di documenti ufficiali come passaporto, licenza di condurre…

• Non divulgate mai foto intime o informazioni personali

• Non versate mai acconti se non siete sicuri dell'affidabilità del vostro interlocutore

Per saperne di più:

- Prevenzione svizzera della criminalità