Scintille tra i comuni luganesi e il DI. I sindaci di vari comuni della “cintura” luganese (Canobbio, Collina d’Oro, Grancia, Massagno, Melide, Paradiso, Porza, Savosa, Sorengo e Vezia), si sono espressi venerdì contro quanto detto il 22 ottobre dal direttore del Dipartimento delle istituzioni (DI) Norman Gobbi, per il quale è positivo un ridimensionamento dell'Ente regionale di sviluppo del Luganese (ERSL).
Nella presa di posizione congiunta, i rappresentanti dei dieci comuni sottolineano il loro stupore nel sapere che in merito di Piano cantonale delle aggregazioni, per il ministro "si tratta ora solo di definire i confini di Lugano e quelli delle sue periferie".
Sulla base della mole di lavoro svolta, i sindaci non condividono tale affermazione, interrogandosi sull’effettiva "conoscenza e competenza di un dossier che merita approcci maggiori e diversi". I comuni non negano l’utilità delle aggregazioni, ma ribadiscono che devono tener conto "delle peculiarità della regione" e assicurando l'equo coinvolgimento degli enti "titolari della sovranità territoriale".
EnCa