Ticino e Grigioni

Permessi facili: nuova pista

Spuntano documenti falsificati ad hoc con il materiale sottratto all'Ufficio della migrazione

  • 10 febbraio 2017, 19:25
  • 8 giugno 2023, 04:06
Diversi filoni d'inchiesta

Diversi filoni d'inchiesta

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Si va delineando il rapporto tra il 25enne, presunto corruttore, e il 27enne turco trovato in possesso, lo ricordiamo, di materiale sensibile sottratto all'Ufficio della migrazione. Il 25enne, considerato il perno dell'inchiesta, ha infatti dichiarato di aver comprato due fogli di sicurezza già compilati dal 27enne, due permessi B pronti insomma, con i dati corretti. La cifra? Attorno agli 800 franchi.

E sono proprio questi i permessi svizzeri falsificati che hanno portato l'uomo - come noto - agli arresti domiciliari in Kosovo, la scorsa estate. Permessi che erano stati trovati nelle mani di due operai che avevano poi fatto il suo nome. E da lì quindi è partita anche una delle segnalazioni che ha permesso al Cantone di avviare l'indagine. Il 27enne, dal canto suo, nega di aver venduto questi documenti al 25enne; si è limitato a mostrarli, ha detto agli inquirenti. L'idea di rubare il materiale, secondo l'uomo, sarebbe invece stata della sua ex compagna, al tempo stagista all'ufficio della migrazione, lasciando intendere un cattivo andazzo generale. Affermazioni che la 23enne smentisce categoricamente.

Si aggiunge così un terzo filone d'inchiesta ai due già emersi: i permessi autentici rilasciati sulla base di passaporti falsi e quelli modificati in seguito.

CSI/QUOT

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