Potrebbe rivelarsi davvero difficile se non impossibile fare acquisti in Italia sabato 7 novembre dove i lavoratori di migliaia di supermercati e di punti vendita della grande distribuzione incroceranno le braccia per chiedere il rinnovo del contratto, fermo da 22 mesi.
I lavoratori si oppongono ai tagli salariali e anche ai nuovi turni di lavoro imposti dalle aperture che, in sempre più punti vendita, avvengono tutti i giorni, domeniche, festivi e notturni compresi. La protesta impazza già anche sui social network con l'hashtag #Fuoritutti.
I negozi da noi contattati lungo la fascia di confine non sono in grado di calcolare il numero di lavoratori che aderirà allo sciopero. La garanzia di trovare le saracinesche alzate e le casse funzionanti, quindi, non c'è.
Dopo il 7 novembre, in assenza di segnali positivi per sbloccare le trattative, è già in programma un'altra giornata di sciopero unitario per il 19 dicembre.
ANSA/M.Ang.